09.9 L’invisibile by Thea Harrison

autore:Thea Harrison [Harrison, Thea]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788893128933
editore: Triskell Edizioni
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

5

Uno. Quando Niall si svegliò, non fece attenzione né si interessò a dove si trovasse. Voleva solo correre e correre e correre e correre ancora, fregandosene allegramente del posto, del buon senso o del raziocinio.

Pia riuscì a tenerlo a bada fino a quando non arrivarono sul sentiero della loro casa temporanea, situata su un tratto di spiaggia privato che Dragos aveva fatto transennare per il loro uso personale. Non appena il bambino toccò terra, esplose nella sua forma wyr.

Mentre lui sbandava agitato e felice sulla spiaggia, Pia ed Eva lo inseguirono per un’ora buona assicurandosi che non si facesse male, prima che decidesse di rallentare e riassumere la forma umana per farsi allattare.

Due. Quando Pia aveva saputo che avrebbero alloggiato in una casa temporanea fino a quando quella definitiva non sarebbe stata ultimata, si era immaginata una rozza tenda stile militare con gabinetti e docce da campeggio sul retro.

Non avrebbe potuto sbagliarsi di più. Dopo aver allattato Niall sulla spiaggia, Pia ed Eva ritornarono a casa di buona lena. Dragos e Skeeter erano scomparsi, di sicuro perché Dragos era andato dalle dozzine di capomastri e tecnici di cantiere che si erano radunati per parlare con lui con una certa urgenza.

C’era molto lavoro da fare e, le disse Eva, le creature presenti erano già circa ventimila. Nella città tutto cresceva a un ritmo serrato. Tra loro, c’erano i rappresentanti dei governi umani sulla Terra e ogni tipo di Razza Antica, proveniente da ogni Paese e territorio: elfi, vampiri (a riposo in quel momento), altri notturni, streghe, demoni, fae di luce e fae oscuri.

Stavano costruendo diverse ambasciate e, anche se ogni persona presente a Rhyacia aveva dovuto passare una rigorosa ispezione di sicurezza, il corpo di polizia wyr manteneva una presenza rassicurante in tutto l’insediamento. I cittadini del mondo intero continuavano a considerare Dragos una prima potenza di cui tenere conto, a prescindere da quanto fosse lontano.

Dal momento che lui non c’era, Pia era libera di esplorare con comodo gli alloggi temporanei. La loro casa prefabbricata era stata posizionata al centro di altre abitazioni, occupate dagli addetti alla sicurezza e dal personale, ma l’area era stata progettata in modo che un recinto di fogliame potesse comunque offrire un po’ d’intimità. Il cottage di Eva era stato costruito in un angolo del piazzale antistante.

Tutta l’area era stata recintata da una grande rete, l’impressione era quella di trovarsi in un paesino autosufficiente. Prima di partire, Dragos le aveva detto che nell’insediamento ci sarebbe stato perfino un negozietto con prodotti freschi, una selezione di formaggi, vini e liquori, caramelle, prodotti da forno, wok caldi e altri servizi. Se avesse avuto bisogno di qualcosa, avrebbe dovuto semplicemente mandare una richiesta e le sarebbe stato consegnato tutto direttamente a casa.

Una volta all’interno, Pia si rese conto che la loro casa era di centosessanta metri quadri, con tre camere da letto, soffitti a volta, ampie finestre, due camini (uno nel soggiorno e l’altro nella camera da letto principale), due bagni e mezzo e una cucina con cassetti a chiusura rallentata e banconi di granito lucido.

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