1948 by Mario Avagliano & Marco Palmieri

1948 by Mario Avagliano & Marco Palmieri

autore:Mario Avagliano & Marco Palmieri [Avagliano, Mario & Palmieri, Marco]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Storia, Biblioteca storica
ISBN: 9788815338778
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2018-09-14T22:00:00+00:00


Per effetto del combinato disposto della propaganda Dc e dell’effettiva preoccupazione ed emozione suscitata dal colpo di stato in Cecoslovacchia, dunque, come osserva la prefettura di Roma, «le posizioni del Fronte popolare [che] potevano considerarsi stabili e promettenti di sviluppi di una certa portata, nel corso, invece, della campagna elettorale, per effetto della sagace e ben organizzata propaganda democristiana ed anche per i riflessi che la politica estera ha avuto sull’animo delle popolazioni, le posizioni sono andate radicalmente mutando»[46]. «Gli stessi comunisti, o almeno quelli non troppo accesi, nei commenti spiccioli, hanno dovuto ammettere che l’iniziativa sovietica non appare destinata ad assicurare la pacifica convivenza tra le Nazioni e ad ispirare fiducia ai piccoli stati» (Catanzaro)[47]. «Praga – è il ricordo di Rossana Rossanda, allora giovanissima militante comunista – era evocata per gridare che se il Fronte avesse vinto i comunisti e i socialisti avrebbero fatto lo stesso, rovesciato ogni regola democratica e imposto una dittatura» e «dai muri ghignavano file di soldati con la stella rossa sulla ciapka e le mani piene di sangue»[48].

In effetti la linea del doppio metro di giudizio, critica verso gli Usa e remissiva verso l’Urss, non può trovare favori in larghi strati dell’opinione pubblica nazionale, specie nel ceto medio. Anche grazie all’impatto delle vicende di Praga la Dc ha buon gioco nel presentare l’avversario politico all’opinione pubblica come un nemico interno, che si nasconde dietro a nomi, programmi e simboli patriottici e rassicuranti (come il volto di Garibaldi), ma che in realtà trama e agisce contro gli interessi nazionali (rappresentati, tra l’altro, dal Piano Marshall e dalla proposta di restituzione di Trieste), perché è asservito a una potenza e a un’organizzazione straniera (l’Unione Sovietica e il Cominform). Togliatti e Nenni, come osserverà in seguito Leo Valiani,

commisero l’incredibile errore di non limitarsi a cercare giustificazioni economico-sociali a quanto accadeva a Praga, e che colpiva profondamente l’opinione italiana, ma di esaltarlo come una prova di democrazia politica, ché, dicevano, i comunisti e socialisti cecoslovacchi avevano, messi assieme, il 56% dei seggi al parlamento. Chi li ascoltava, ne traeva la conclusione che se Togliatti e Nenni avessero potuto disporre del 56% dei seggi al futuro parlamento italiano, non avrebbero avuto scrupoli ad imitare la soppressione delle libertà democratiche avvenuta a Praga. Secondo molta verosimiglianza si trattava di un pericolo immaginario… Ma l’impressione al Paese fu data, e il Paese, che sentiva ancora il bruciore della dittatura mussoliniana, ne tenne conto[49].



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.