26 - Il re degli orchi. Transizioni. Forgotten Realms by R. A. Salvatore

autore:R. A. Salvatore [Salvatore, R. A.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Sagas, Fantasy, General
ISBN: 9788834421871
Google: PRinOgAACAAJ
editore: Armenia
pubblicato: 2008-07-14T22:00:00+00:00

***

I sei compagni si erano da poco ritirati nei loro alloggi all’interno della fortezza dei nani, a ovest della Gola di Garumn, quando giunse notizia che un altro visitatore inatteso era giunto alle porte orientali. Non accadeva di frequente che gli elfi varcassero la soglia della dimora di Re Bruenor, ma le sue porte vennero spalancate davanti a Hralien di Moonwood.

Drizzt, Catti-brie e Bruenor attesero impazienti l’arrivo dell’elfo nella sala delle udienze.

«Alustriel e adesso Hralien», disse Bruenor annuendo a ogni parola. «Stanno arrivando tutti insieme. Non appena avremo decifrato quelle pergamene, faremo in modo che entrambi concordino sul fatto che è giunta l'ora di colpire quegli orchi puzzolenti».

Drizzt si guardò bene dall’esprimere i suoi dubbi e Catti-brie si limitò a sorridere e ad assentire. Non cera motivo di soffocare l’ottimismo di Bruenor con un’iniezione di sobria realtà.

«Sappiamo che i ragazzi di Adbar e Felbarr combatteranno al nostro fianco», continuò Bruenor, incurante del silenzio dei presenti. «Se possiamo contare anche sull’alleanza di Moonwood e Silverymoon, tra breve saremo in grado di ricacciare quegli orchi nelle loro tane, questo è certo!».

Nei minuti che seguirono si lanciò in qualche altra divagazione, finché Hralien non venne condotto nella sala delle udienze e formalmente presentato.

«Lieto di incontrarvi, Re Bruenor», disse l’elfo, dopo che l’elenco dei suoi titoli e delle sue imprese fu declamato per intero. «Giungo con notizie da Moonwood».

«Avete fatto un lungo viaggio. Immagino che le notizie che ci portate siano davvero importanti», replicò Bruenor.

«Abbiamo subito un’incursione da parte degli orchi», spiegò Hralien. «Un attacco di grande astuzia e coordinamento».

«Credo di sapere come vi sentite», disse Bruenor, e Hralien si inchinò in segno di gratitudine.

«Parecchi miei compagni hanno perso la vita», continuò Hralien, «elfi che avrebbero dovuto conoscere ancora l’inizio e la fine di molti secoli». Mentre proseguiva, guardò Drizzt dritto in faccia: «Tra cui Innovindil».

Drizzt spalancò gli occhi, boccheggiò e parve sul punto di cadere, non fosse stato per Catti-brie che gli aveva passato un braccio intorno alla schiena per sostenerlo.

«E Sunset insieme a lei», disse Hralien, con voce meno ferma. «Sembra che gli orchi avessero previsto il suo arrivo sul campo di battaglia e fossero ben preparati».

Il petto di Drizzt si alzava e si abbassava affannosamente, come se faticasse a respirare. Parve sul punto di dire qualcosa, ma dalle sue labbra non uscì alcun suono, ed egli riuscì solo a scuotere il capo, quasi a voler negare la notizia. Venne travolto da un enorme senso di vuoto, una perdita raggelante, un avviso indifferente della brusca immediatezza del cambiamento, un improvviso e irreversibile ammonimento di mortalità.

«Condivido il vostro dolore», disse Hralien. «Innovindil era amica mia, amata da tutti coloro che la conoscevano. E anche Sunrise è addolorato, credetemi, per la perdita di Innovindil e di Sunset, suo inseparabile compagno di tutti questi anni».

«Maledetti porci», ruggì Bruenor. «Pensate ancora che dobbiamo lasciarli alle loro conquiste? Siete ancora del parere che il regno di Obould debba restare in piedi?».

«Gli orchi attaccano Moonwood da innumerevoli anni», replicò Hralien. «Vengono per la legna e per creare scompiglio. Noi ne ammazziamo qualcuno e mettiamo in fuga gli altri.

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