4 amiche e un paio di jeans by BRASHARES Ann

4 amiche e un paio di jeans by BRASHARES Ann

autore:BRASHARES Ann
La lingua: ita
Format: mobi, epub
ISBN: 9788848603744
editore: RCS Libri S.p.A.
pubblicato: 2002-01-27T23:00:00+00:00


«Paul, li hai fatti tu i miei compiti di matematica?» domandò perentoria Krista la mattina dopo a colazione. Aveva un tono a metà tra il broncio e la gratitudine.

Era domenica e Al aveva fatto pancakes per tutti. Ora cucinava pure! Lydia aveva apparecchiato la tavola con il suo servizio migliore, quello a fiori. Che servizio!

Paul non rispose subito.

«Credevi che fossi troppo stupida per farli da sola?» insistè Krista.

"Probabilmente" fu tentata di rispondere Carmen.

«No» rispose Paul con la sua consueta parsimonia di parole.

Krista si rizzò sulla sedia. «No nel senso che non hai fatto i miei compiti o che non credevi che fossi troppo stupida?»

«Tutte e due le cose.»

«E allora chi li ha fatti?» insistette Krista.

Carmen aspettava che gli occhi di Paul si posassero su di lei. Non fu così. Paul non disse nulla: si limitò a scrollare le spalle.

Se Paul non la denunciava, avrebbe dovuto confessare lei stessa? si chiese Carmen.

«Sarà meglio che io vada» disse Paul. «Grazie per i pancakes, Albert.»

Uscì dalla cucina e, prima di lasciare la casa, raccolse una sacca da viaggio che era di fronte alla porta principale.

«Dove va?» chiese Carmen, anche se non erano affari suoi.

Lydia e Krista si scambiarono un'occhiata. Lydia aprì la bocca, poi la richiuse. «Sta andando a… a trovare un amico» disse infine.

«Ah.» Carmen non capiva bene perché fosse una domanda spinosa.

«Sapete una cosa?» Lydia cambiò argomento con tono leggero. «Abbiamo un piano B per il ricevimento.»

Parlava rivolta a Carmen e lei capì che lo faceva perché era l'unica a non saperne ancora nulla.

«Ah» ripetè Carmen. Sapeva che tutti si aspettavano chiedesse altre informazioni.

«Lo faremo in giardino. Abbiamo affittato un tendone enorme! Non ti pare un'idea divertente?»

«Sì, divertente.» Carmen inghiottì l'ultimo sorso di succo di frutta.

«Ero così agitata ieri, sai» continuò Lydia, «ma dovevo farmi coraggio. E Albert ha avuto l'idea fantastica di fare il ricevimento qui a casa. Sono felicissima di questa soluzione.»

«Sì, sembra entusiasmante.» Avrebbe dovuto sentirsi in colpa per il suo sarcasmo, ma tanto nessuno se ne accorgeva.

«Senti, bambina» disse il padre, facendo scivolare indietro la sedia per allontanarsi dal tavolo. «Sarà meglio che andiamo verso il club.»

Carmen balzò in piedi. «Andiamo.» Finalmente la loro sospirata partita a tennis. Lo seguì fuori di casa e salì sulla nuova auto familiare beige.

«Coniglietto» cominciò il padre mentre si allontanavano dal vialetto, «quello che ti ho raccontato dell'ex marito di Lydia… è una cosa che preferirei tenessi per te. Lydia è molto sensibile al riguardo.»

Carmen annuì.

«Te lo dico perché Paul oggi è partito per andare a trovare suo padre, in una clinica di Atlanta. Ci va una volta al mese e dorme lì» le spiegò.

Carmen non sapeva bene perché, ma la cosa le fece venire voglia di piangere.

«E Krista?»

«Krista preferisce non avere contatti con il padre. La turba troppo.»

"Si vergogna di lui" pensò Carmen. Così come Lydia si vergognava di lui. Prenditi un modello nuovo, migliore, e dimentica quello vecchio.

«Non si può abbandonare la propria famiglia così» mormorò. Poi si voltò verso il finestrino e per la prima volta da giorni pianse davvero.



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