883. Stessa Storia, Stesso Posto, Stesso Bar by Max Pezzali

883. Stessa Storia, Stesso Posto, Stesso Bar by Max Pezzali

autore:Max Pezzali [Pezzali, Max]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Music, General
ISBN: 9788804464495
Google: 9jNCAgAACAAJ
editore: Mondadori
pubblicato: 1999-02-14T23:00:00+00:00


Cisco («che resta in bagno un'eternità», in una canzone) fa il metalmeccanico a Binasco: dignitosissimo nel suo ruolo, orgogliosamente personaggio da bar, senza paura di niente. Se si presenta a una ragazza: «Piacere, Cisco. Faccio l'operaio».

Così, tranquillo.

Quando gli chiedi: «Ma a te cosa piace fare con una donna?» risponde: «Leccare la figa». Normale, come fosse la roba più naturale del mondo; a volte si impegna pure in un discorso piuttosto complesso: «Sai, per me è una questione di romanticismo…».

Cisco è la vera autorità del Dante, lo frequenta almeno sei volte la settimana; compila tabelle e calendari. È l'habitué più in confidenza con il proprietario; costituisce un po' la coscienza storica e critica del bar. A me ogni tanto sfugge qualcosa, a lui mai.

Cisco sa che la tipa X è venuta già quattro volte questo mese, senza fidanzato.

Che i tizi della compagnia A ce l'hanno su con i tizi della B. Che i tizi della C ce l'hanno su con il padrone perché ieri l'altro gli ha fatto pagare le tartine assieme all'aperitivo. Una serie di informazioni indispensabili per chi manca da un paio di giorni, in modo da non sbagliare mai.

Per questi motivi, Cisco è rispettato da tutti.

E tutti gli danno retta. Cioè, se io dico:

«Cazzo raga, non facciamo sera qui dentro», devo spiegare il perché e il percome della mia affermazione, indicando chiaramente dove voglio spostarmi. Se si alza lui, si va in massa senza aprire bocca. Perché Cisco è UNO CHE SA. Se si muove, non si è semplicemente rotto di stare lì. Probabilmente si DEVE andare.

YeYe è un amico con anni di tossicodipendenza alle spalle; alla fine ne è uscito, una vera mosca bianca. Da poco abbiamo preso tre struzzi in società, un delirio.

Ancora dobbiamo capire quando cominceranno a produrre uova.

YeYe è il protagonista di «cumuli di roba e di spade»: una mia canzone, sì, ma anche il tentativo di capire l'esperienza della droga e della comunità.

«Racconta quei metodi coercitivi, tipo le corvè, tipo passare lo spazzolino da denti tra una piastrella e l'altra.» Così, senza correre il rischio di cadere nella retorica, di affermare:

«Però vedi che alla fine ti sei redento, ne sei uscito pulito». Molto meglio: «Ah, lì dentro schiattavi? Bello, almeno impari ad avermi inculato un cinquantamila quella volta là».

Sempre con parecchia ironia.

In genere, quando si parla di drogati, escono subito fuori le immagini del tunnel delle crisi, una tristezza e banalità uniche. Per carità, vengono anche quei momenti, con perdita assoluta di dignità e di valori umani; però, almeno all'inizio, il tossico si fa perché gli piace un casino. Grazie a Dio è arrivato un film come Trainspottìng a chiarire la situazione: se drogarsi fosse una merda fin dal primissimo buco, nessuno mai si sognerebbe di spararsi le pere.

Il moralismo alla «perché lo fai?», con un tot di finta pietà, non serve a un cazzo; anzi, spesso stimola il tossico a pensare che, Cristo, se questi sono quelli che mi dovrebbero salvare, arrivederci e grazie. A spingere YeYe verso la comunità, dove potevano tirarlo fuori sul serio, è stata la compagnia.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.