Anja e Esther by Klaus Mann

autore:Klaus Mann [Mann, Klaus]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Castelvecchi
pubblicato: 2022-02-08T23:00:00+00:00

Quinto tableau

La camera da letto di Erik, come nel secondo tableau.

Esther è a letto. Indossa una camicia da notte di seta bianca e i capelli sono sciolti. È coperta fino al mento con la coperta di lana di Erik. – Erik è seduto sul letto vicino a lei. È senza giacca, indossa solamente i suoi pantaloni blu e una camicia aperta.

Sono le due o le tre della notte. Sul muro tremola una candela nella lampada.

ESTHER con gli occhi chiusi. Devi continuare a raccontarmi. Devi continuare a raccontarmi ancora. – Le tue parole mi rendono felice, come non lo ero da anni.

ERIK Le persone per cui lavoravo al tempo, però, mi buttarono presto fuori di casa. Dissero che avevo tutti i vizi nel sangue. Ma questo successe solo perché le due figlie adolescenti si comportarono in modo molto strano con me. Di notte, quando volevo andare a letto, una di loro, tremante, si accucciò improvvisamente davanti alla porta della mia camera. Ovviamente questo infastidì i genitori. L’altra invece la baciai una volta, ma più perché me lo aveva chiesto lei –. I genitori non me lo perdonarono. Però in realtà gli piacevo. Piansero tutti quando me ne andai. Ho poi ricevuto ogni tanto dalle ragazze lettere d’amore su carta color verde chiaro.

ESTHER E poi – e poi cosa hai fatto?

ERIK Poi sono diventato cameriere, ma solo per poco tempo. Lavoravo in un grande hotel. Lì ho incontrato Lolo.

ESTHER Lolo?! E chi è adesso? Raccontami come è andata con Lolo.

ERIK Diceva di amarmi –.

ESTHER Ti amava –.

ERIK Abbiamo viaggiato insieme. Lo voleva così intensamente, anche se era in realtà troppo vecchia per me. Era una diva dell’operetta e ricca.

ESTHER Perché l’hai lasciata?

ERIK Non l’ho lasciata. È morta. O meglio: in realtà si è tolta la vita – lo ha fatto perché al tempo avevo già stretto amicizia con Freddy.

ESTHER Chi è Freddy?

ERIK Freddy era ballerino di tip tap. Lui mi ha introdotto al cabaret.

ESTHER Sei stato anche al cabaret?

ERIK Sì, ballavo insieme a Freddy. Per me, però, era troppo faticoso alla lunga. Poi Freddy faceva uso di una sostanza venefica di cui sono diventato subito dipendente. Solo che, ovviamente, poi non riuscivo più a farne a meno. Questo mi ha buttato un po’ giù.

ESTHER E adesso Freddy balla senza di te?

ERIK Sì, ora Freddy balla di nuovo da solo.

ESTHER Quindi è da tanto che non stai con qualcuno.

ERIK No – Non so nemmeno io perché. Le sorride. Ma noi rimarremo a lungo insieme – vero? – Rimarremo insieme a lungo.

ESTHER Sì – a lungo. – Lo vorresti veramente? Vorresti rimanere veramente per sempre con me?

ERIK Sì – certo. – Stiamo così bene insieme. Sì, sarebbe molto bello –. Silenzio, non senti nulla? Alla finestra appare brevemente la figura di Anja, fino al petto. Esce dall’oscurità ed emette solo un piccolo suono, una breve parola, che è per metà il nome di Esther, per metà un grido di lamento. Poi scompare di nuovo. Erik tremante. Cos’era?

ESTHER si è gettata su di lui, cosicché egli non possa girarsi.

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