E' l'uomo per me by Jessica Clare

autore:Jessica Clare [Clare, Jessica]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Romanticismo erotico
editore: Newton Compton
pubblicato: 2016-03-14T23:00:00+00:00

Capitolo sette

«Hai intenzione di dormire tutto il giorno?». Daphne le pungolò la spalla con un dito.

Audrey si rigirò nel letto e si tirò il cuscino sulla faccia, accoccolandosi fra le coperte. «Sì», mormorò assonnata. «Va’ via».

«Alzati», le disse Daphne di nuovo. «Ho bisogno di fare colazione».

«Cucinatela da sola la tua maledetta colazione», ribatté Audrey, affondando la faccia nel cuscino.

«No», disse Daphne un po’ troppo allegra. «Si suppone che tu debba prenderti cura di me, ricordi?».

Audrey grugnì e si girò a fissare accigliata la gemella, ma un sorriso le illuminò il volto quando Daphne agitò le sopracciglia. Per un momento le sembrò proprio la vecchia Daphne, dispettosa ed esigente, e le si sciolse il cuore. «Va bene, mi sto alzando. Ma solo per te».

«Perfetto», disse la sorella con un sorriso.

Audrey rotolò giù dal letto, con un gemito di dolore. Si sentiva indolenzita, i seni sensibili, l’interno coscia dolorante… fra le altre cose. Stirandosi per sciogliere la schiena, sbadigliò e guardò Daphne.

La gemella non si era mossa dal letto. Teneva la testa inclinata di lato e fissava Audrey con occhi sospettosi.

«Che c’è?», domandò Audrey sulla difensiva.

«Perché cammini così rigida? Ti sei fatta il Romeo dell’idromassaggio?»

«Oh, mio Dio, taci, Daphne». Corse di nuovo accanto alla gemella e le piantò una mano sulla bocca. «Devi proprio parlare così forte?».

Daphne si scrollò di dosso la mano di Audrey e si scosse i capelli spettinati. «Sono seria», sibilò. «Te lo sei fatto? Ieri notte? Piccola sgualdrinella!».

Audrey sentì il viso diventare di un rosso acceso. «Fa’ silenzio, Daph. E non dire una parola a nessuno».

«A chi dovrei dirlo? A Cade?», sbuffò. «Cosa è successo alla tua cotta per lui?».

Audrey scrollò le spalle, sentendosi un po’ colpevole – ma non molto. Si sentiva troppo bene al momento. «Mi hai detto che avrei potuto usare un uomo, ricordi? Usarlo per i miei bisogni e poi non preoccuparmene? Reese è il classico compagno di giochi senza impegno. Sappiamo tutti e due che la nostra relazione non andrà da nessuna parte, quindi perché non divertirci un po’ finché siamo insieme?».

Daphne scosse la testa. «Be’, sì, ma perché mi hai dato ascolto? Io sono la gemella con scarsa capacità di giudizio, ricordi? Perché qualcuno dovrebbe seguire il mio consiglio? Non puoi andare a letto con un uomo ed essere innamorata di un altro, mentre si trovano sotto lo stesso tetto. Questo non è carino».

Audrey spalancò la bocca. «Tu mi hai detto che avrei potuto farlo. Cos’è questa inversione di marcia?».

Daphne scrollò le spalle. «Non voglio che Cade ne resti ferito, tutto qui».

«Sì, be’, e che ne è della tua gemella? I miei sentimenti contano meno dei suoi?».

Daphne si limitò a rivolgerle un’occhiata esasperata.

Audrey non disse niente. Se avesse voluto essere del tutto sincera, avrebbe dovuto dire alla gemella che non aveva proprio pensato a Cade ultimamente. Era stata troppo distratta dai costanti pensieri su Reese. Reese e i suoi sorrisi giocosi, il suo atteggiamento da playboy, il modo in cui amava irritarla e farla esplodere… e poi il modo in cui la faceva eccitare.

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