Eretici by Tommaso Montanari

autore:Tommaso Montanari [Montanari, Tommaso]
La lingua: ita
Format: epub
editore: PaperFirst
pubblicato: 2020-05-14T22:00:00+00:00

Anita Garibaldi: eretica senza confini

Parleremo di Anita Garibaldi, la massima eroina donna del nostro Risorgimento italiano: che non era italiana, ma era brasiliana.

Ma la foto che vedete non ritrae Anita, ma Ayse Saracgil, una ragazza turca che è caduta combattendo contro Daesh, contro l’Isis, contro lo Stato Islamico. La sua è una storia terribile, che molti italiani conoscono grazie alla striscia che Zerocalcare le ha dedicato. Questa ragazza era stata condannata dal regime di Erdogan a cento anni di carcere per la manifestazione per Gezi Park, a Istanbul. È una storia molto eloquente: ragazzi che manifestavano perché un parco non diventasse un centro commerciale di cemento, ma in quella protesta c’era una richiesta di democrazia. Per queste generazioni non si può separare la lotta per la democrazia da quella per l’ambiente, e tutte queste due lotte hanno a che fare con l’opposizione al “mercato”, il vero tiranno, il controllo ferreo delle nostre vite, che assume i volti di tanti dittatori diversi.

Questa ragazza ci ricorda che anche le donne possono combattere. La sua scelta fu quella di unirsi ai Curdi, sulle montagne, nella lotta per l’indipendenza, e poi da lì andò a combattere contro Daesh. Proprio nel mondo curdo c’è forse l’esperienza più feconda d’indipendenza femminile, in un mondo in cui il governo stesso, in alcuni esperimenti davvero lungimiranti e importanti, vengono affidati alle donne, in una revisione profonda di una società islamica che ha conosciuto però l’esperienza laica di una Turchia molto diversa da quella di oggi. Dunque un mondo, il nostro, in cui esiste ancora la figura di una donna che combatte con le armi. Questa figura ha forse la sua rappresentazione più oleografica – per chi studia la storia patria in Italia – in quella di Anita Garibaldi.

Una figura che è davvero molto complicato tirare fuori dall’enorme, ingombrante, affascinante figura del suo compagno, di suo marito, di Giuseppe Garibaldi, del padre dei suoi figli.

Anita s’innamora di Giuseppe quando ha diciotto anni, ed è già sposata: fa scandalo, lascia il marito – poi dirà che aveva avuto la notizia che fosse morto – e sposerà Garibaldi, probabilmente essendo bigama. Rimarrà sempre legatissima a Giuseppe, che amerà di un amore quasi furioso. Questa figura che segue il generale Garibaldi, questo eroe estremamente moderno, è una figura che parla ancora al nostro cuore: se si riesce a separarla, appunto, da Garibaldi. Anita non avrebbe mai voluto essere separata da Garibaldi, ma è necessario per poter comprendere qualcosa dei suoi moventi.

È una donna molto diversa da tutte le altre di cui parliamo: Anita era probabilmente analfabeta, aveva una vocazione soprattutto d’amore; questa sua crescita libera nel Brasile di allora, questo suo essere una straordinaria amazzone, capace di cavalcare a pelo, questa sua inclinazione alla lotta, e nello stesso tempo questa sua aspirazione alla maternità, ne fanno una figura difficile, strana, che sfugge ai cliché: in qualche modo eretica non tanto nelle sue scelte, nella sua vita, quanto nella sua ricezione. Nella sua capacità di smontare dall’interno il modo con cui è stata raccontata.

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