Freya delle Lande di Ghiaccio by Philip Reeve

Freya delle Lande di Ghiaccio by Philip Reeve

autore:Philip Reeve
La lingua: ita
Format: azw3, mobi, epub
pubblicato: 2018-11-04T23:00:00+00:00


— Sta dicendo che è pazza? — chiese Hester. La prego, Miss Shaw, “pazza” è un termine cosi desueto. Io preferisco dire che Miss Fang è “diversamente sana”.

— Povera Anna — mormorò Sathya, sfiorandosi la gola con la punta delle dita.

— Non preoccuparti per Anna — le disse Hester. — Anna è morta. Povera te, volevi forse dire. Avete costruito una macchina per uccidere che adesso è impazzita e tutte le vostre armi assurde non riusciranno a tenerla chiusa li dentro per sempre. Quella macchina potrebbe andarsene senza problemi dalla piattaforma! Potrebbe raggiungere la porta e…

— Il ponte è elettrificato, Miss Shaw — precisò Popjoy con fermezza. — E lo è anche l’intelaiatura della piattaforma! Anche i Predatori Meccanici detestano l’elettroshock, sa? Quanto alle armi, sono quasi certo che l’attuale Miss Fang non si rende ancora conto della nuova forza di cui è dotata e con le armi è ancora molto cauta. Questo, tra l’altro, potrebbe anche essere il segnale che la nostra Predatrice comincia ad avere qualche lontano ricordo della sua precedente incarnazione umana.

Sathya si girò a guardarlo, con un guizzo di speranza negli occhi. — Si, si, dottore. Non dobbiamo rinunciare proprio adesso. Riporteremo qui Hester, finché sarà necessario.

Se ne andò con un sorriso sulle labbra, ma a Hester non era sfuggito lo sguardo pieno di panico di Popjoy, che la fissava da dietro gli occhiali. L’Ingegnere non aveva la più pallida idea di come fare a ripristinare i ricordi dell’aviatrice morta. Di sicuro anche Sathya si sarebbe presto resa conto del fatto che il suo tentativo di strappare l’amica alle Terre senza Sole era un totale fallimento. E quando ciò fosse accaduto, non ci sarebbe stata più nessuna ragione per tenere in vita Hester.

“Morirò qui” pensò la prigioniera, mentre le guardie la riportavano nella sua cella e la chiudevano dentro “Se non sarà Sathya a uccidermi lo farà la Predatrice impazzita, e io non rivedrò Tom mai più, e non potrò salvarlo, e morirà anche lui, schiavo nei campi di lavoro di Arkangel, maledicendomi. “

Appoggiò la fronte alla parete e scivolò piano, fino a inginocchiarsi, poi si raggomitolò in un piccolo, miserevole fagotto. Sentiva il rumore del mare che si frangeva sulle rocce del Covo delle Canaglie, freddo e distaccato come la voce della Predatrice appena costruita. Sentiva piccoli frammenti di pittura e cemento che le cadevano addosso dal soffitto intriso d’umidità e sottili scricchiolii all’interno delle vecchie condutture del riscaldamento, che le fecero tornare in mente Anchorage. Pensò a Mr. Scabious, e a Sathya, e anche alle azioni terribili e disperate che la gente faceva per cercare di trattenere le persone amate accanto a sé.

— Oh, Tom! Oh, oh, Tom! — singhiozzò, immaginandosi il ragazzo al sicuro e felice a bordo di Anchorage, ignaro del fatto che lei gli avesse messo la grande Arkangel alle calcagna.



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