Gli occhi di una donna. Romanzo by Mario Biondi

autore:Mario Biondi [Biondi, Mario]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Narrativa
ISBN: 9788830405486
Google: mXNjwgEACAAJ
editore: Longanesi & C.
pubblicato: 1985-03-14T23:00:00+00:00

[II, 1944, 3]

Come Dio volle, arrivò l’oscurità. Luca Olgiati accompagnò personalmente i due ospiti sino nel cuore del bosco, dove vennero loro incontro tre giovani sconosciuti. Li salutò con commozione e si chiese se li avrebbe mai rivisti.

L’anziana marchesa madre si era meravigliata non poco del suo strano comportamento. «Che cosa sono queste novità? Non si viene più a tavola con gli altri? Per forza dopo si inventano le ulcere», e via di questo passo. Ma più che altro aveva attribuito la cosa a una recrudescenza della follia – ne era più che sicura – che scendendo per balordi rami della famiglia – quella del padre, naturalmente – era arrivata a sistemare solide radici nella testa di suo figlio. Eccetera eccetera eccetera. Tuttavia era stata tenuta a bada con cortese fermezza dalla nuora, altra novità di cui non aveva mancato di meravigliarsi. C’era tuttavia una cosa che non soltanto non avrebbe mai ammesso con se stessa ma di cui addirittura ignorava la monumentale consistenza: il proprio egoismo. Un egoismo che, nella circostanza, fortunatamente non le aveva consentito di rendersi conto che nell’aria c’era qualcosa di strano.

Assai più di lei si era meravigliata la nipote Carla, che a più riprese aveva cercato di sbirciare attraverso qualche pertugio nella biblioteca sbarrata. Ma anche lei era stata dolcemente tenuta a bada dalla Madre, che a un certo punto l’aveva però seccamente ed esplicitamente invitata a occuparsi dei fatti suoi e a mettere in mostra una volta tanto l’educazione ricevuta. La ragazza si era offesa, ma era ammutolita e finalmente si era ritirata a sfogare la propria pena in camera sua.

Al ritorno Luca si fermò a lungo in biblioteca. Aveva molte cose su cui riflettere. Era, si può dire, abbastanza divertito. La prospettiva di dover assumere sulle proprie spalle il peso delle Industrie Lucini e quindi di tutte le famiglie a esse appese come a grandi mammelle non lo rallegrava affatto. Ma da qualche tempo la sua mente complicata aveva ricominciato a vagare in meandri fatti di bizzarria e confusione. Bene: gli eventi di quella giornata avevano aggiunto alla situazione una dose massiccia, corroborante, di confusione e complicazione.

Era arrivato il momento della «vendetta»? Un uomo comune avrebbe anche potuto pensarlo, ma Luca Giorgio Olgiati Drezzo era ben lungi dal considerarsi un uomo comune. Era – per sua intima convinzione – uno dei rarissimi Eletti emersi dai moltissimi Chiamati. Ci si vendica sugli Inferiori? Lo fanno solamente i maleducati, perché la vendetta, per sua intima natura, tende a dare alla complicazione uno squallido tono di ovvietà. A meno che, naturalmente, non si tratti di una biblica vendetta di sangue e morte, occhio per occhio, sulla Filistea giubilo, eccetera.

Luca si concesse un bicchiere di cognac. Era una giornata assolutamente fuori del comune. E poi un secondo. Stranamente l’alcol, invece di aggiungervi confusione, dava alla sua mente un’acuta lucidità. Perciò lo evitava con cura. Era la lucidità, lo sapeva bene, a fargli dolere lo stomaco.

Ma il Mondo Esterno, come avrebbe preso la cosa, se non come «vendetta»?

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