Il Circo delle Meraviglie by Elizabeth Macneal

autore:Elizabeth Macneal [Macneal, Elizabeth]
La lingua: ita
Format: epub
editore: EINAUDI
pubblicato: 2023-05-25T12:00:00+00:00

Nell

Nell è a Londra da due mesi quando Jasper comincia a offrire eventi privati nelle case di Mayfair e Chelsea. Un duca le scrive supplicandola di concedergli una ciocca di capelli. Riceve regali in abbondanza: collane d’argento, mazzolini di fiori, profumi, uno champagne di prima qualità con quattro coppe di cristallo ricalcate sui seni di Maria Antonietta.

Una sera, Jasper chiede a Toby di accompagnare Stella e Nell a un ricevimento a Knightsbridge. È quasi mezzanotte quando partono dai giardini. Toby siede a cassetta, tormenta con l’unghia la vernice mentre Nell sale a bordo. Solo Jasper la osserva, solo Jasper indugia con la mano sul suo polso quando la aiuta a scendere dalla carrozza un’ora dopo. Le sistema le ali di piume e fil di ferro che indossa in occasioni come queste, piú piccole del suo solito paio.

La casa è identica a quelle che ha visitato di recente, simile a un’elegante torta decorata. Pareti color carta da zucchero, stucchi bianchi, una parata di maggiordomi agghindati di tutto punto e minuscoli bocconi di cibo. Tartine di granchio, parfait e meringhe in miniatura, di cui conosce il nome solo perché viene annunciato al momento del servizio.

Quando fanno il loro ingresso, il barone batte le mani, le labbra grassocce già tinte dal vino. – Ecco le nostre meravigliose attrazioni! Eccole qua!

È tutto rosa, dal cibo alle candele fino alle ciotoline per sciacquarsi le dita. C’è un salmone in bella vista sul tavolo, coperto da sottili fette di rapa disposte a mo’ di squame. Le signore si servono la sua carne morbida, i coltelli sfiorano le minuscole spine.

Nell stringe piú forte la mano di Stella, barcolla in avanti. Sente su di sé gli sguardi, le dita che la indicano, gli ansimi di sorpresa.

– Abbiamo avuto anche il mostriciattolo, – dice uno degli uomini. – Tom Thumb. L’abbiamo minacciato di infornarlo dentro una torta, l’abbiamo persino costretto con la forza a scendere nel retrocucina –. Ride sguaiatamente e posa le mani sul braccio nudo di Nell, avvicinandole all’orecchio il viso ispido. Stella si intrufola tra i due.

Durante le ore trascorse in quell’appartamento, i titoli nobiliari fioccano come neve – il duca di Belford, la duchessa di Kinnear, la baronessa Rothschild – ma per Nell non hanno alcun significato. Stella infila nella borsetta qualche ninnolo, schermata da Nell per non essere scoperta. Un orologio in miniatura, pinze per lo zucchero, un ventaglio dorato, tutte cose che rivenderanno l’indomani al robivecchi. – Quel che vedo me lo prendo, – bisbiglia facendo l’occhiolino.

Una donna seduta su una chaise-longue fa schioccare le dita. – Venite, – dice. – O dovrei chiamarle con un fischio? Ospitate sempre deliziosi lusus naturae alle vostre feste, Coles.

– Vorrei strangolarla con il suo filo di perle, – sussurra Stella.

La donna schiocca di nuovo le dita. – Qualcuno porti dell’altro vino a Alice, mi sembra piuttosto giú di corda. Coles, Vostra Grazia, vostra figlia…

Una giovane molto pallida si abbandona tra i cuscini.

Stella trattiene stupita il fiato.

– Sarà stato lo spavento per queste creature, – suggerisce un gentiluomo.

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