Il caso del castello chiuso by Christopher Healy

autore:Christopher Healy [Healy, Christopher]
La lingua: ita
Format: epub
editore: DEAGOSTINI LIBRI
pubblicato: 2024-02-09T12:00:00+00:00

16

IL PASSAGGIO SEGRETO

Kade impallidì. «Quelle sono... lettere ricattatorie» sussurrò.

Netta scosse la testa. «Chi avrebbe detto che un simpatico brontolone potesse essere un assassino falso e disonesto?»

«No, questa è la grafia di Runar» spiegò Kade. «Ha scritto lui queste righe!»

Netta scosse la testa. «Chi avrebbe mai pensato che un simpatico brontolone potesse essere un ricattatore?»

«E anche molto impegnato» disse Lila. «Le sue vittime hanno già risposto alle note.» Girò i fogli e svelò le risposte, tutte in una grafia diversa: Ti imploro di non dirlo a nessuno. Che cosa vuoi da me? Ti darò tutto quello che vuoi, ma mantieni il segreto. Dimmi cosa vuoi.

«Runar stava ricattando quattro persone?» esclamò Netta. «Notevole, per uno della sua età.»

«E tutti e quattro gli avevano già risposto?» borbottò Kade, confuso. «Quando ne avrebbe avuto il tempo? Prima di stamattina, non usciva dal castello da settimane.»

«Non ne avrebbe avuto bisogno, se le sue vittime si trovavano in questo castello» ragionò Lila. «Riconosci la grafia di qualcuno? Quella di tuo padre? O di Ecatina?»

«Difficile, sono tremolanti» disse Kade. «Immagino non sia facile avere la mano ferma mentre si risponde a un ricatto.»

Lila rilesse le note. «Comincio a credere che in questo castello tutti abbiano un segreto oscuro» disse Lila. «Senza offesa.»

«Non posso offendermi quando hai ragione» ammise Kade. Inspirò a fondo. «C’è una cosa che dovrei confessarvi...»

«Hai ucciso Runar?» sbottò Netta.

«Cosa? No!» rispose Kade.

«Hai ucciso l’altra persona?!» lo accusò Netta.

«No! Quale altra persona?»

«A chiunque si riferisse.» Netta indicò la nota che diceva SO CHI HAI UCCISO. «Se l’ha scritto Runar, ovviamente non si riferisce al proprio omicida. A meno che non l’abbia scritto da morto. Ma la grafia dovrebbe essere molto più minuta. Oooh, ve lo immaginate Runar come uno zombi piccino picciò?»

«Kade, credo che stessi per confessare qualcosa» intervenne Lila. Per quanto dovesse ammettere che Kade le piaceva, aveva la sensazione che non volesse l’Incantatoribus solo per risolvere il problema con la bolla.

«Sì, Runar e io avevamo una specie di piano segreto» cominciò Kade, a scatti. «Farmi entrare nell’Accademia di Stregoneria Superlativa non era solo una questione di prestigio, né solo un dispetto a mio padre... anche se sarebbe stato un risvolto gradito. Runar mi ha aiutato a entrare in quella scuola... per poterla distruggere dall’interno.»

Netta prese il mandolino. «Oooh, questa sì che è una storia interessante!

«Non puoi cantarla, Netta» la implorò Kade. «Ve lo sto dicendo perché potrebbe essere importante per il caso, ma non potete dirlo a nessun altro. Potrebbe distruggere il mio futuro.»

Lila fece cenno a Netta di mettere via lo strumento. «Vai avanti, Kade.»

«Allora, oggigiorno praticamente tutti gli stregoni vengono dall’accademia» proseguì Kade. «Ma non è sempre stato così. Gli stregoni come Runar una volta cercavano i ragazzini dotati e li addestravano ovunque si trovassero. Ma poi aprì l’accademia, che ingaggiò come insegnanti i maghi migliori e cominciò a esigere una piccola fortuna per iscriversi, così, in pratica...»

«Solo i ragazzini ricchi avrebbero potuto diventare stregoni» concluse Lila. «Ce l’ha detto Garridan. Cosa c’entra Runar?»

«Lui disprezzava quest’idea» disse Kade, schiettamente. «È esattamente l’opposto di quello che pensava lui.

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