Il talento degli scomparsi by Claudio Bisio

Il talento degli scomparsi by Claudio Bisio

autore:Claudio Bisio [Bisio,Claudio]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Feltrinelli Editore
pubblicato: 2024-10-08T00:00:00+00:00


LA STORIA DI MAURIZIO P.

Parliamo di diversi anni fa.

Stava girando un film, al Sud. Provincia di Salerno. Una commedia, ma parecchio impegnativa: per il regista esigente, per il caldo asfissiante, per le riprese spesso in notturna. Marco, solitamente riservato sui set (alcuni scambiano quell’atteggiamento per altezzosità, in verità non è così, semmai è un misto di timidezza e pigrizia), iniziò a dare confidenza a un giovane attrezzista, che si chiamava appunto Maurizio.

Scoprì che questi aveva anche il brevetto di istruttore subacqueo e ogni domenica si immergeva nelle acque limpide e ricche di pesci del Cilento. Marco ama il mare. Anni prima aveva preso un semplice brevetto PADI di immersione. Semplice, mica tanto. Era arrivato a dare l’esame Advanced Open Water Diver, che prevedeva, oltre alla parte teorica, anche un’immersione in notturna, una in profondità, una di orientamento con la bussola, più varie skill come lo svuotamento della maschera in acqua, il miglioramento del controllo dell’assetto, l’ottimale utilizzo del GAV (giubbotto ad assetto variabile). Insomma, mica cazzi. Però non aveva più avuto occasione di immergersi, per cui con Maurizio, oltre che di cinema, iniziarono a chiacchierare di acqua, pesci, e profondità.

Maurizio gli aveva parlato della sua recente scoperta delle bombole a base di Nitrox, dette anche ad aria arricchita, che contengono cioè una percentuale di ossigeno maggiore rispetto alla normale aria compressa, consentendo di avere meno azoto nel sangue e quindi di restare sott’acqua più a lungo e di avere bisogno di tempi inferiori di decompressione, sempre molto noiosa per qualsiasi sub. Insomma, cose così. Si erano quindi accordati che il weekend successivo sarebbero scesi insieme per provare queste bombole al Nitrox.

Non direi proprio un’amicizia, quella tra Marco e Maurizio, ma qualcosa che vi si avvicinava parecchio. Simpatia, diciamo, aggiunta a stima reciproca. Anche nel lavoro. Marco apprezzava moltissimo il ruolo di Maurizio. Va detto che Marco non ha mai sottovalutato i ruoli di attrezzisti, macchinisti ed elettricisti. Sono lavori manuali, certo, ma proprio per quello fondamentali per montare un binario e far muovere un carrello che consentirà alla regia di realizzare quel determinato piano sequenza o per costruire in quattro e quattr’otto l’interno di un negozio con scaffalature e porte funzionanti – proprio come lo avevano pensato gli scenografi –, o ancora montare un “diecimila” su una torretta per permettere al direttore della fotografia (o alla direttrice, non sia mai) di illuminare quella notte in esterna.

Marco non solo rispetta quei ruoli, ma li invidia. Lui, che quando si fulmina una lampadina rimane al buio per mesi, lui che per attaccare un quadro, dopo aver creato voragini nei muri con semplici e apparentemente innocui chiodini di acciaio, si rivolge all’amico che vende cornici. Lui è attratto da tutti i Bricocenter, Leroy Merlin e Ottimax che incontra. Comprerebbe tutti gli attrezzi del fai-da-te e spesso l’ha fatto. In casa, in uno sgabuzzino buio (causa lampadina saltata e mai rimpiazzata), possiede (quasi nuovi): un trapano, un tornio e una fresatrice; un aggeggio per segare, tagliare e levigare; ma anche aspiratori, avvitatori e carotatori;



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.