L'esperienza psichedelica by Timothy Leary & Ralph Metzner & Richard Alpert

autore:Timothy Leary & Ralph Metzner & Richard Alpert [Leary, Timothy & Metzner, Ralph & Alpert, Richard]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2024-06-18T12:00:00+00:00

Le visioni irate

(Incubi del Secondo Bardo)

Abbiamo descritto fin qui sette visioni del Secondo Bardo. In ognuna di esse, il viaggiatore può riconoscere ciò che ha visto e liberarsi. Anche se sono in molti a trovare la liberazione in questo modo, poiché il numero di esseri senzienti è grande, il karma malvagio è potente, gli oscuramenti sono densi e le propensioni troppo consolidate, la Ruota dell’Ignoranza e dell’Illusione non si esaurisce né accelera. Nonostante i dissidi, c’è un’ampia preponderanza di coloro che vagano verso il basso senza essere liberati.

Così, nel Thödol tibetano, alle sette Divinità Pacifiche seguono sette visioni di Divinità Irate, in numero di cinquantotto, maschili e femminili, «nutrite dalla fiamma, irate, assetate di sangue». Non daremo una descrizione dettagliata di queste figure, dette Heruka, soprattutto perché per gli occidentali l’esperienza delle Divinità Irate può assumere forme diverse. Piuttosto che da feroci demoni mitologici con molte teste, è più probabile che siano inghiottiti e macinati da macchinari impersonali, manipolati da dispositivi scientifici di controllo e tortura e altri orrori fantascientifici.10

Secondo i tibetani, le visioni da incubo sono principalmente un prodotto dell’intelletto. Le riconducono al chakra del Cervello, mentre le Divinità Pacifiche corrispondono al chakra del Cuore e le Divinità Detentrici della Saggezza al chakra intermedio della Gola. Si tratta di reazioni della mente al processo di espansione della coscienza. Rappresentano i tentativi dell’intelletto di mantenere i suoi confini di fronte alla minaccia. Simboleggiano la lotta per accedere alla comprensione e alla consapevolezza della perdita dell’ego.

A causa del terrore e dello stupore che incutono, il riconoscimento è difficoltoso. In un certo senso, però, risulta anche facile, poiché queste allucinazioni negative richiamano tutta l’attenzione, la mente è vigile e quindi, nel tentativo di sfuggire alla paura e al terrore, insorgono stati psicotici e di sofferenza. Con l’aiuto di questo manuale e in presenza di una guida, tuttavia, il viaggiatore riconoscerà queste visioni infernali non appena le vedrà, e le accoglierà come amiche.

Ancora, quando a sperimentare la perdita dell’ego sono psicologi, filosofi e psichiatri che non conoscono questi insegnamenti, per quanto si siano dedicati con assiduità agli studi accademici e per quanto siano stati abili nell’esposizione di teorie intellettuali, non apparirà nessuno dei fenomeni superiori. Ciò avviene perché non sono in grado di riconoscere le visioni che si presentano in queste esperienze psichedeliche. Vedono di colpo qualcosa che non avevano mai visto prima: non potendo ricondurlo a nessun concetto intellettuale, lo considerano ostile e, in seguito all’insorgere di emozioni avverse, attraversano stati di disagio. Senza un’esperienza pratica di questi insegnamenti, quindi, le radianze e le luci non si manifesteranno.

Chi crede in queste dottrine, anche se può sembrare poco raffinato, poco diligente nell’adempimento dei doveri, inelegante nelle abitudini e forse persino incapace di praticare con successo la dottrina, non sia oggetto di dubbio e di mancanza di riguardo, perché merita rispetto per la sua fede mistica. Tanto basta perché possa raggiungere la liberazione. Non sono necessarie l’eleganza o l’efficienza della pratica devozionale, ma solo la conoscenza di questi insegnamenti e la fiducia.

Chi è ben preparato non ha bisogno di sperimentare le visioni infernali del Secondo Bardo.

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