La ragazza di Brooklyn by Guillaume Musso

autore:Guillaume Musso [Musso, Guillaume]
La lingua: ita
Format: epub, mobi, azw3
editore: La nave di Teseo
pubblicato: 2016-08-31T22:00:00+00:00

3.

Siccome l’autostrada esercitava su di lui lo stesso potere soporifero di un brutto film, Caradec aveva deciso di rientrare a Parigi percorrendo strade laterali. All’uscita da Vitry-le-François, si fermò a una stazione di servizio. Da alcuni chilometri gli si era riaccesa la spia dell’olio. La stazione stava per chiudere, ma il “ragazzo” accettò di fargli il pieno. Marc gli tese una banconota.

“Aggiungi anche l’olio, e lascia la lattina nel bagagliaio.”

Nel negozio comprò l’ultimo sandwich disponibile. Pane industriale e salmone pieno di sostanze tossiche. Per gustarne tutto il sapore uscì fuori, e ne approfittò per controllare il cellulare. Scoprì un sms di Malika Ferchichi, uno degli aiuti medico-psicologi del Sainte-Barbe. Un messaggio tanto sorprendente quanto laconico:

Se vuole invitarmi a cena...

Nel fine settimana ho tempo. M.F.

All’istante il profumo stordente del corpo della giovane donna tornò a fluttuargli in mente. Effluvi di mandarino, pero e mughetto. Un chiarore nel buio della sua anima.

Turbato dalla pulsione di vita che sentiva salirgli dentro, Marc salvò la risposta e compose il numero di Raphaël: segreteria. Messaggio: Novità. Grosse! Richiamami per dirmi se hai trovato qualcosa.

Caffè, sigaretta, battute scherzose con il “ragazzo”, mentre la pioggia riprendeva a cadere.

Caradec si rifugiò dentro la Range Rover, avviò e verificò le spie del cruscotto. Partì, fece lo stop all’uscita della stazione e colse l’occasione per accendersi un’altra sigaretta. E lì, mentre ancora fantasticava sul messaggio di Malika, lo investì una visione inquietante:

Porco cazzo! Merda di una merda!

La vettura che gli era appena passata davanti a tutta velocità era una X6 BMW nera. Caradec riconobbe i vetri oscurati e la doppia griglia cromata. Ci avrebbe scommesso le palle che si trattava del SUV che aveva rapito Claire!

Attraversando la carreggiata per invertire il senso di marcia, Caradec si mise a inseguire il 4×4. Non poteva trattarsi di una coincidenza. Che ci faceva quel SUV in quell’angolo sperduto? Riuscì a raggiungerlo, ma si mantenne a una distanza di sicurezza, sperando di raccogliere altre informazioni. Senza farsi scoprire.

Accese il climatizzatore e asciugò il parabrezza con la manica. Sferzata dal vento, cadeva una pioggia pesante e ostinata.

Giusto dopo una curva pericolosa, la X6 svoltò senza mettere la freccia, poi imboccò una strada di campagna che non recava alcun cartello segnaletico. Caradec la seguì senza esitare.

Più andava avanti, più il fondo stradale si deteriorava. La visuale non arrivava a dieci metri. Il passaggio era stretto, tutto cespugli e pietre. Anche se la 4×4 gli faceva da apripista, Marc procedeva con difficoltà. E solo quando si accorse che fare marcia indietro sarebbe stato difficile, capì di essere finito in una trappola.

La X6 frenò bruscamente.

Ne discese un tizio con un cappotto scuro, armato di un fucile a pompa, che avanzò verso Caradec. Alla luce dei fari, Marc lo riconobbe. Merda di una merda!

Trattenne il respiro. In testa gli si confusero i tratti di quattro figure femminili: Élise, sua figlia, Malika, Claire.

Di fronte a lui, l’assalitore spianò il fucile e lo prese di mira.

No, era una cosa troppo stupida. Non poteva morire proprio adesso.

Non così vicino all’obiettivo.

Non prima di aver risolto il caso Claire Carlyle.

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.