Pulcinella e il personaggio del napoletano in commedia by Benedetto Croce

Pulcinella e il personaggio del napoletano in commedia by Benedetto Croce

autore:Benedetto Croce [Croce, Benedetto]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: 18app, maschere italiane, tradizioni napoletane, folklore napoletano, commedia napoletana, napoli nella storia, personaggi napoli
editore: Edizioni Trabant
pubblicato: 2024-01-14T23:00:00+00:00


quel baciar di mani,

E sospirar sì forte alla spagnola,

Ch’ora è si proprio dei Napoletani. [105]

Quanto ai titoli di nobiltà, si legge nella Scolastica dell’Ariosto (a. III, sc. VI):

Bartolo. Era piaciuta a un signor che dicevano

Esser Napolitano.

Frate. È verisimile

Che signor fosse, poich’era da Napoli.

Ho ben inteso, che ve n’è più copia.

Ch’a Ferrara de’ conti; e credo ch’abbiano,

Come questi contado, quei dominio!

Il Domenichi, nel suo noto libercolo, ha quest’aneddoto: «Ragionavano alcuni cavalieri napoletani (sì come il più delle volte avviene che l’uomo parla molto più volentieri de’ fatti d’altri che dei suoi) della grandezza del Duca di Ferrara; fra i quali era anche il signor Cesare Rosso da Sulmona, vero gentiluomo; al quale, perchè egli aveva conchiuso che ’l detto signor Duca era un grandissimo, fortunatissimo e ottimo principe, disse un di coloro: È lo vero, patrone mio; ma che ne voglio fare io, che non è di sieggio?». [106]

Questi ed altri difetti napoletani notava uno scrittore spagnuolo, di essi amico anzi entusiasta, Geronimo Urrea, nel suo Diálogo de la verdadera honra militar (1666), nel quale parla così per bocca di Altamiranno. [107]



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