Riflessi by Elen T.D

Riflessi by Elen T.D

autore:Elen T.D.
La lingua: ita
Format: epub
Tags: amore, suspense novel, passione, suspense love, crime suspense, adult suspense, suspense book, suspense dark, romanzo damore, adrenalina
editore: Elen T.D.


8

Campo base di Udbina, Croazia

Erjon non gli piaceva.

Era entrato nella stanza con passo baldanzoso, dopo aver bussato appena e senza aspettare che gli desse il via libera.

Ferzan non aveva mai osato un affronto simile. Goran probabilmente non aveva nemmeno mai contemplato l’idea. Ana, bisognava convocarla con la scorta, e…

«Sergej!» Erjon sventolava il cellulare incurante del fatto che Louban stesse facendo una delle sue sedute di dialisi. «Mi ha detto che è a Los Angeles e non può stare molto al telefono.»

«Signore» esclamò il dottore, «il telefono interferisce con gli strumenti.»

«Allora finiscila lì ed esci» disse Louban prendendo l’apparecchio dalle mani del ragazzo. Mantenne il sangue freddo: mai mostrarsi prostrati e deboli con i sottoposti. «Ho una chiamata importante. Erjon, portalo fuori e vedi che non gli manchi nulla. Capito?»

Far fare ai sottoposti qualcosa di inutile, per punizione, era il minimo.

«Padre, ho pochi minuti» esordì Sergej poco felicemente.

«Anch’io. Hai i soggetti?» incalzò Louban che non aveva certo intenzione di subire pressioni da uno dei suoi figli!

«Solo tre. Due sono già sul posto e l’altra, la ragazza, partirà entro sera con un volo sicuro.»

«Bene. Gli altri lasciali perdere, anche se voglio un rapporto dettagliato. Concentrati sulla ragazza, senza altre divagazioni.»

«C’è una cosa che devi sapere, che credo ti farà cambiare idea.»

Impossibile! Louban digrignò i denti. «Non farmi perdere tempo, Sergej.»

«L’ho mai fatto?»

Ma cosa circolava nel sangue dei suoi figli che all’improvviso non lo temevano più?

«Ho trovato l’altra gemella.»

«Chi? Di che cazzo di gemella stai parlando?»

«Ana. Sbaglio o erano due?»

Louban inspirò profondamente dalle narici. Due, sì, ma una sola era giusta. Maria

«Sei sicuro?» ansimò.

«Sì. Credevo si trattasse di Ana quando l’ho vista. Comunque ho una provetta del suo sangue e l’ho mandata al laboratorio dove è conservato il tuo per il test genetico. Ho pagato un extra e in un paio di giorni avremo i risultati.»

«Voglio i risultati il prima possibile. Pagali ancora se necessario. E porta la ragazza a destinazione con il soggetto.»

«Non posso.»

«Che significa, non posso?» ringhiò Louban che ormai si sentiva fuori da ogni controllo. Anche il dolore si era svegliato, era come un drago dormiente che ogni volta che veniva disturbato mordeva più forte.

«Ho un solo trasporto sicuro garantito, per il momento, ed è predisposto per questa sera. La.... gemella... non riesco a prenderla in tempo. E comunque per via aerea non so se riuscirò a organizzare le cose. Credo sia una poliziotta o qualcosa del genere. Probabilmente sarà più sicuro via terra, almeno fino in Messico.»

«La voglio! Subito!»

Silenzio, scocciato. Louban pensò che doveva fare qualcosa per rimettere in carreggiata Sergej, non poteva permettersi di perderne il controllo.

«E va bene, » sbuffò Sergej «Posso rimandare il trasporto di un paio di giorni. Le autorità americane mi stanno alle costole per la Oldman, ma ho diversi ossi per quei cani. Lasciami fare e con una piccola dilazione avrai l’una e l’altra.»

L’una e l’altra…

«Sì. Le voglio tutte e due.»

La comunicazione si interruppe prima che Sergej potesse dire una parola di più, d’altra parte non c’era nient'altro da dire.

Era viva.

Viva e per tutti quegli anni lui non l’aveva saputo.



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