Ritrova l'equilibrio emotivo by Bernadett Gera

autore:Bernadett Gera [Gera, Bernadett]
La lingua: eng
Format: epub
editore: Il Punto d'incontro
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

Ansie e timori: espressione dell’energia dello stomaco

Ansie e timori costanti offuscano il momento presente ed è facile perdere il contatto con la realtà. Talvolta si manifestano come un’emozione di fondo senza un riferimento diretto a una persona o a una situazione specifica, a volte invece i pensieri ruotano intorno a circostanze e relazioni concrete, anche quelle che non sono più costruttive per noi.

Quando i pensieri diventano irrefrenabili e ripetitivi, a indebolirsi è soprattutto l’energia della milza. Un qi della milza in equilibrio si esprime attraverso un pensiero riflessivo nel quale si affrontano sensazioni, percezioni e fantasie, solo quando il pensiero diventa opprimente, totalizzante e occupa tutto lo spazio, il qi si “annoda”. La rabbia è l’emozione che può interrompere questo circuito.

Tra le ansie e i timori vanno incluse anche le preoccupazioni verso il prossimo, come per esempio nel caso di un genitore che si sente responsabile per il proprio figlio e si preoccupa del suo benessere. Così come a livello fisico il tessuto connettivo ha la funzione di unire e proteggere altri tessuti, a livello interpersonale questo si esprime attraverso la preoccupazione per il prossimo. Entrambi gli aspetti, ansia e preoccupazione verso il prossimo, sono associati al qi della milza. Un deficit (di yin) dell’energia della milza può tuttavia favorire un atteggiamento iperprotettivo e di dedizione assoluta verso gli altri. Talvolta le persone colpite sembrano molto vivaci, hanno molte idee valide e creative e si preoccupano molto dei bisogni delle altre persone, anche se in realtà non è ciò che desiderano e lo trovano persino sgradevole.

A differenza del fegato (p. 70), legato alla tematica dell’“io” e del “tu”, nel circolo funzionale stomaco-milza l’aspetto sociale occupa un posto di rilievo. Anche i cambiamenti e le perdite fanno parte di ogni relazione sociale e sono a loro volta collegati all’energia del polmone. Comprendete come tutto è interconnesso e nulla può essere incasellato in modo rigido.

Alla milza spetta il compito di decidere se un pensiero è in armonia con la qualità del cuore. Deve essere accettato o rifiutato? Se il cuore afferra un pensiero, compete successivamente alla milza elaborarlo, analizzarlo e trasformarlo. Questo fa scaturire un intero processo di pensiero e per tutte le riflessioni e considerazioni in esso contenute è importante l’interazione tra il qi del cuore e della milza. Non sorprende che negli scritti classici spesso ci sia un collegamento tra un cuore ferito e un timore. Il timore impegna il cuore, lo riempie a tal punto che non può più comunicare ed esprimersi liberamente.

In questi casi è utile allenare l’accettazione, anche se è più facile a parole che con i fatti. L’accettazione implica sempre un lasciar andare, per esempio le nostre aspettative e i nostri desideri, affrontare attivamente ciò che sta accadendo, accettare che non abbiamo alcun controllo sul corso degli eventi. Accogliere gli eventi passati così come sono accaduti ci dà la possibilità di perdonare e non trattenere, per metterlo in pratica è necessaria la giusta determinazione, è una scelta che dipende solo da noi.

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