Uomini senza by Marzio Barbagli

autore:Marzio Barbagli [Barbagli, Marzio]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Storia, Sociologia, Biblioteca storica
ISBN: 9788815410153
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2023-10-14T22:00:00+00:00

1. Il commercio degli schiavi

A Roma, il commercio di schiavi su larga scala iniziò – secondo il geografo Strabone – nel 166 a.C., quando i romani fecero dell’isola greca di Delo un porto franco, che divenne in breve tempo «un grandissimo e ricchissimo emporio capace di ricevere e mandar fuori in un medesimo giorno miriadi di schiavi», tanto che nacque il proverbio «o mercatante, approda il tuo legno, esponi il tuo carico e tutto è venduto». La causa principale di questo grande sviluppo fu – secondo Strabone – la crescente domanda dei romani ricchi, che «cominciarono a far uso di molti schiavi»[8]. A trarne grande profitto furono soprattutto i pirati che «vedendo questa buona occasione s’accrebbero da tutte le parti predando e vendendo quanti venivano loro alle mani»[9].

Secondo Agostino, il grande sviluppo di questo commercio era dovuto principalmente agli interessi e alle abilità dei mercanti. Nel 428, in una lettera all’amico, egli descrisse il commercio di schiavi e i loro protagonisti, i mangones, i mercanti, che li compravano e li rivendevano:

c’è in Africa un sì gran numero d’individui chiamati comunemente «mangoni» che in gran parte essi svuotano dei suoi abitanti, deportando nelle province d’oltremare coloro ch’essi comprano e che sono quasi tutti liberi. In effetti se ne trovano a mala pena pochi che siano stati venduti dai genitori; i mangoni tuttavia non li comprano per occuparli in lavori per la durata di venticinque anni, come permettono le leggi romane, ma li comprano addirittura come schiavi e li vendono nei paesi d’oltremare; dai padroni invece comprano dei veri schiavi solo in casi assolutamente rarissimi.

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