Vita di un uomo Francesco d'Assisi by Frugoni Chiara

autore:Frugoni, Chiara [Frugoni, Chiara]
La lingua: eng
Format: epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

Le donne reali, le donne vere, erano state all'inizio lontane dall'orizzonte del futuro santo, che intendeva essere libero da tutto, deciso a vivere nella precarietà più assoluta. Nemmeno nei confronti dei compagni il suo fu un progetto di chi si sente un organizzatore minuzioso della vita dei seguaci. Francesco non aveva formulato l'analogo per le donne, non per disprezzo verso il sesso che la Chiesa ritiene più debole e occasione di peccato per l'uomo, ma perché sarebbe stato difficilissimo declinare al femminile, pur con opportuni adattamenti, la vita di perfezione che Francesco proponeva per sé e per i compagni (e del tutto inimmaginabile fare loro assumere la medesima condizione di perpetua marginalità e itineranza).

La predicazione di Francesco affascinava uomini e donne e quindi è ben comprensibile che colpisse profondamente una giovinetta di nobile famiglia, la diciottenne Chiara, la sorella Agnese, la madre Ortolana e altre parenti che ben presto condivideranno il fervore e la determinazione della fanciulla, la sua scelta di seguire, per quanto possibile, Francesco. Il 18 marzo del 1212 Chiara uscì di nascosto di casa con un'amica per recarsi alla Porziuncola dove Francesco e i frati l'attendevano. Francesco le tagliò i capelli, permettendosi un rito che la sua condizione religiosa così particolare non rendeva del tutto ortodosso. Con quel gesto fu sancito un legame altrettanto particolare. All'inizio, proprio perché egli non era animato da nessun disegno preciso, ma solo da grande entusiasmo e sincerità, diede, insieme agli altri frati, un carattere molto informale ai rapporti con le donne. Quando Tommaso da Celano scriveva la prima Vita del santo, la piccola comunità di un tempo era diventata un Ordine ben definito, assai distante dalla fluidità degli inizi. Da qui l'evidente difficoltà del biografo, accentuatasi nelle fonti successive, nel rievocare a proposito di Chiara e delle suore di San Damiano, ma anche di altre donne, situazioni e consuetudini giudicate al suo tempo troppo famigliari, anche se del tutto innocenti. Una conferma del debole impegno dell'Ordine a rendere presente la figura della santa è la scarsissima fortuna iconografica di Chiara, assolutamente opposta a quella del fondatore: è presente in qualche miniatura, in qualche tavola o sporadica immagine affrescata, ma non può appoggiarsi a nessun grande ciclo che dai muri della chiesa narri vita e miracoli.

La disponibilità di Francesco e dei suoi nei confronti dell'amica e discepola e delle compagne dovette negli anni necessariamente affievolirsi; ma non si interruppe. La personalità eccezionale di quella giovinetta diede uno spessore inaspettato all'incontro con Francesco perché questi dovette scorgere nell'entusiasmo meditato di quel volto, specchiandosi come in uno specchio terso, una profonda consonanza spirituale. Egli si trovò impegnato, pur non avendolo previsto, a occuparsi in maniera duratura del destino di Chiara e delle compagne. Ma fu una responsabile sollecitudine, circoscritta alle monache di San Damiano; non si estese automaticamente agli altri gruppi che sull'esempio della futura santa andavano sorgendo oltre Assisi. Chiara «la prima pianticella di Francesco» come amava chiamarsi, si trovò troppo presto privata, per la morte del santo, di un sostegno e di un conforto.

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