Antologia Personale by Isaac Asimov

Antologia Personale by Isaac Asimov

autore:Isaac Asimov
La lingua: ita
Format: azw3, mobi, epub
pubblicato: 1961-06-12T23:00:00+00:00


Ospite

Titolo originale: Hostess

Prima edizione: Galaxy, maggio 1951

Nota dell’autore

Verso la fine del ‘50, mia moglie e io eravamo arrivati alla malinconica conclusione che non avremmo mai avuto figli. Ragioni accertabili non ce n’erano, eppure la cicogna non arrivava.

Mia moglie decise perciò che tanto valeva adattarsi all’idea di una vita senza figli, e si preparò ad assumere una parte più importante nella mia carriera-in-continua- espansione. Disse che, lavorando in coppia, I’efficienza sarebbe aumentata. Io avrei dettato i miei racconti e lei li avrebbe battuti a macchina. Ero un po’ in dubbio. In teoria, tutto andava benissimo; ma non avevo mai dettato un mio lavoro. Ero abituato a battere le mie storie da me e a vedere apparire le frasi, parola per parola. Così, non acquistai subito un registratore. Convinsi il venditore a lasciarmelo in prova per un mese.

Dettai tre racconti, uno dei quali era "Ospite". Fu un’esperienza tremenda, che m’insegnò diverse cosette. Scoprii, per esempio, di partecipare alle vicende in un modo che certo non immaginavo, quando mia moglie venne da me con un piccolo disco di plastica per dirmi: «Questo non posso batterlo»

Ascoltai il passaggio incriminato, nel quale due dei miei personaggi litigavano con foga crescente. Scoprii che, via via che si accaloravano, mi accaloravo anch’io e, quando la lite arrivava al colmo, io emettevo suoni furenti e inarticolati. Quella parte mi toccò dettarla di nuovo. Be’, questo non mi capita mai quando scrivo da me. Ma, nel complesso, la cosa funzionava. Una volta battute a macchina, era come se quelle storie le avessi scritte col vecchio sistema, invece di dettarle sbrigativamente al registratore. (Almeno, questa era la mia impressione. leggete "Ospite" e potrete giudicare da voi.) Ne fui felicissimo, naturalmente. Acquistai l’apparecchio e pagai anzi in contanti, per levarmi tutto in una volta il pensiero del pagamento. Ed ecco che, dopo neanche un mese, ci accorgemmo di avere bambino in cantiere. Ormai mia moglie avrebbe avuto altro da fare, che battere a macchina le mie storie! Lei veramente cercò di protestare ed avemmo una discussione, in cui però io ebbi il netto sopravvento usando e ripetendo (a quanto ricordo) questa unica interiezione: «Ma non diciamo bambinate!»

Il registratore non venne usato mai più, anche se l’abbiamo ancora. Quattro mesi dopo la pubblicazione di "Ospite", nasceva mio figlio David.



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