Ardore by Anna Folli

autore:Anna Folli [Folli, Anna]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Neri Pozza

Quando Gary torna a Los Angeles, non sono passati nemmeno due mesi dal giorno in cui ha lasciato la California dicendo che andava a Vichy per una cura. Eppure, a Lesley sembra che sia trascorsa una vita. Fino a quel momento, ha creduto di poter tenersi suo marito, ma ormai tutto è cambiato: lo osserva incredula e non sa riconoscere questo nuovo Romain. Quando gli parla, le sembra di avere davanti a sé uno sconosciuto che la guarda con freddezza, come se già facesse parte del passato. Eppure lei, che lo conosce bene, sa che quel suo modo di apparire distaccato è solo un mezzo per difendersi, un’armatura che ha imparato a indossare molto tempo prima di conoscerla. Ma nonostante cerchi disperatamente di trovare un varco per penetrare nella sua corazza, lui rimane impassibile.

Nelle settimane in cui Gary era in Francia, Lesley ha cercato di sostituirlo nel suo ruolo di console: è stata lei ad andare a felicitarsi con Simone Signoret che ha vinto l’Oscar, sempre lei che ha accolto il presidente del Senato francese, ancora lei che, all’arrivo di de Gaulle in California, ha cercato d’inventare scuse per quell’assenza ingiustificata. E ora Romain vuole buttare via tutto? Deve essere diventato pazzo. «Può avere tutte le amanti che vuole» scrive a René e Sylvia Agid, «ma con stile».

In realtà, sotto la maschera della donna di mondo, Lesley cerca di nascondere la sua angoscia. Per la prima volta, ha paura. Non solo teme di perdere l’uomo che ama da sedici anni, ma pensa che Gary stia per compiere il piú grave errore della sua vita: per lei la Seberg non è che una replica sbiadita della Marlene Dietrich di Angelo azzurro, un’altra femme fatale che porterà alla distruzione il suo amante. Cerca di metterlo in guardia, ma ormai le basta parlargli per capire che ogni tentativo di farlo ragionare è inutile: «Tienila come amante» lo supplica «ma non sposarla: sarebbe una rovina. E aspetta prima di decidere: vivi con lei almeno un anno». Davanti a sé trova solo un muro. Allora parte per Londra, per presentare il suo ultimo libro e interpretare il ruolo che negli anni successivi la salverà: quello della scrittrice di successo, dell’indomita viaggiatrice, della donna autonoma che non ha bisogno di un uomo accanto. Ma non vuole che per Romain la sua partenza sia indolore, né tantomeno un sollievo. «Meglio vedova che divorziata» dichiara all’amica Hélène Hoppenot. E arrivata in Europa, inizia a spendere cifre esorbitanti. Forse per vendetta o forse per soffocare la sua sofferenza, Lesley usa il denaro di suo marito come risarcimento. Ha sempre amato vivere con larghezza, ma ora i soldi diventano un mezzo di riscatto. Sa bene quanto Gary, che ha conosciuto la povertà, sia attento alle spese eccessive. E allora lo colpisce nell’unico punto che le pare ancora sensibile. «Se mia madre fosse viva» le scrive lui in un telegramma «dovresti darle delle spiegazioni». Alla sua età, invocare in propria difesa il ricordo della madre pare abbastanza assurdo, ma l’ultima cosa che in quel momento si può chiedere a Romain è la coerenza.

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