Astrobufale by Perri Luca

Astrobufale by Perri Luca

autore:Perri, Luca [Perri, Luca]
La lingua: eng
Format: epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


5. PERCHÉ STARGATE È STARGATE

QUALE DELLE DUE È FALSA?

Le probabilità di entrare in contatto con civiltà extraterrestri nella nostra Galassia sono elevate.

Il metallo del pugnale di Tutankhamon è estratto da un meteorite.

Doni del cielo

I cieli stessi annunciano col fuoco la morte dei potenti.

William Shakespeare

Il metallo del pugnale di Tutankhamon è estratto da un meteorite.

VERA!

Tutankhamon, il «faraone fanciullo», figlio dell’«eretico» Akhenaton, fu il dodicesimo sovrano della XVIII dinastia. Regnò per una decina d’anni fino al 1323 a.C., quando morì diciottenne.

Partiamo col dire che, con ogni probabilità, non fu assassinato come si è a lungo vociferato. Sul corpo non sono state rilevate lesioni traumatiche al capo o al tronco. Esiste sì una frattura, tra l’altro non del tutto rinsaldata, ma è sulla gamba sinistra. E, considerando che il poveretto aveva il piede destro equino mentre il sinistro era stato colpito dalla malattia di Köhler, possiamo pensare che quei problemi di deambulazione abbiano potuto portare a cadute accidentali e conseguenti fratture. Non c’è dunque bisogno di pensare a un omicidio e chiamare la signora «Portafortuna» Fletcher, Tut potrebbe essere morto semplicemente di malaria.

Non fece chissà cosa, da sovrano, a parte cercare di placare tutti i politeisti che il padre aveva fatto incavolare con questa sua fissazione che Aton, il disco solare, fosse l’unica divinità degna di essere venerata. Tutankhamon è però celebre in tutto il mondo per la scoperta della sua tomba, la più piccola della Valle dei Re, il cui corredo fu ritrovato intatto nel 1922 da Howard Carter e Lord George Edward Stanhope Molyneux Herbert, V conte di Carnarvon.

Un corredo funerario composto da oggetti di squisita fattura, tra cui un sacco di bastoni da passeggio. O raffigurazioni in cui lui stranamente andava seduto anche a caccia. Poi, certo, c’era anche una quantità spropositata d’oro. Tipo che 10 chili erano solo nella maschera. Oro che ovviamente ha attirato le attenzioni del mondo solo per la sua eleganza, giammai per il suo valore economico.

Fra gli oggetti ritrovati nel sarcofago, all’apertura nel 1925, e oggi esposti al Museo Egizio del Cairo, c’erano anche due pugnali con fodero in oro, uno posto lungo la coscia destra, l’altro infilato in una specie di cintura in vita. Il primo presenta una lama in oro. E, siccome non siamo gente gretta e attaccata alle cose materiali, a noi questo oggetto non interessa. Ci interessa invece, e parecchio, il secondo pugnale, di pregevole fattura e con la lama in ferro ancora lucido e non arrugginito. Un’arma incredibile per quel periodo, ovvero la fine dell’Età del Bronzo, quando il ferro veniva ottenuto perlopiù con un processo casuale e i prodotti finiti erano di pessima qualità.

Improvvisamente ci si trovò di fronte a un enigma: alcuni studiosi iniziarono a sostenere che gli egizi possedessero una buona conoscenza della metallurgia del ferro già nel XIV secolo a.C.; gli storici, però, facevano risalire questa tecnologia agli inizi del XII secolo, nell’area del Mediterraneo. C’erano pochi reperti analoghi, nella regione. Alcuni ricercatori iniziarono allora a sostenere l’ipotesi di un’origine extraterrestre del pugnale. Ma non alla



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