Aurora Rising (Aurora Cycle #1) by Amie Kaufman & Jay Kristoff

autore:Amie Kaufman & Jay Kristoff
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788835700517
editore: Mondadori
pubblicato: 0123-07-15T00:00:00+00:00

* * *

«Questo bagno non è grande a sufficienza per tutti e cinque» dice Kal.

«Non è colpa mia se sei alto sedici metri, Folletto» borbotta Finian.

«E poi è l’unica cosa che potevamo permetterci» sottolineo. «Perciò basta con le lagne, saranno qui tra poco.»

Io, Kal, Fin, Zila e Auri siamo stipati nell’angusto bagno lercio di un motel a ore nella parte più malfamata del quartiere della Nave del Mondo dedicato alla vita notturna. Siamo pigiati come sardine, ho il gomito di Fin contro le costole e lo stivale sinistro di Kal è dentro al water. La stanza accanto al bagno è stata prenotata a nome di mia sorella, ed è poco distante dal bar dove lei e Cat stanno, si spera, compiendo la magia. Li sentiremo entrare dalla porta da un momento all’altro, dopodiché la partita avrà inizio.

Ma nel frattempo…

«Questo posto puzza come il cassetto della biancheria intima della mia quarta nonna» dice Fin.

«Come fai a sapere che odore ha il cassetto della biancheria intima di tua nonna?» gli chiedo.

«La mia famiglia è molto cosmopolita.»

«Dubito che quella parola abbia il significato che intendi tu» mormora Zila.

«Uhm» bisbiglia Auri. «Scusate, ma qualcuno mi sta toccando il sedere?»

«Vorresti che qualcuno te lo toccasse?»

Kal si schiarisce la voce. «Se vuoi, io…»

«Shhh!» sibilo.

Sento il segnale acustico della serratura elettronica e delle risate soffocate. La mia squadra si zittisce mentre tendiamo l’orecchio verso passi pesanti e sghignazzate da ubriachi. La porta sbatte, qualcuno inciampa, del vetro si rompe.

«Oh, nooooooooo» esclama una voce maschile, attutita dalla porta del bagno. «Declan, hai fatto cadere il rifornimento.»

«No, davvero?» fa una seconda voce maschile.

«Sì» – singhiozzo – «davvero.»

«Oh, nooooooooo.»

«Declan, vieni qui» dice una voce suadente.

È Scarlett.

«Lachlan, tu resta là, ma proprio là in fooooondo» ringhia qualcuno.

Cat.

«Perché siete» – singhiozzo – «in tre?» chiede Declan.

«Sono una sola» ride Scar. «Sei brillo, vieni a sederti.»

«Però» – singhiozzo – «mi piace l’idea di tre te.»

«Credimi, carino, una sola me è già fin troppo.»

«Mi sa che… sto per vomitare» dichiara Lachlan.

«Ne so qualcosa» sospira Cat.

«No, sul serio.» Fa un rutto. «Dov’è… il bagno?»

Dentro il suddetto bagno, noi cinque ci scambiamo un rapido sguardo di terrore.

«Non mi sento i piedi» bofonchia Declan.

«Un motivo in più per non starci appoggiato sopra» lo stuzzica Scar. «Dai, vieni a sdraiarti sul letto insieme a me.»

«Davvero, non li sento più» ridacchia lui. «Che c’era nell’ultimo drink?»

«Circa dodici millilitri di benzotelemene» sento sussurrare a Zila, dietro di me. «Se Scarlett ha seguito alla lettera le mie istruzioni.»

Sento un forte tonfo, seguito a ruota da un altro.

«Si direbbe di sì.» Sorrido e apro la porta del bagno. Le due guardie incontrate oggi al museo sono svenute, una sul pavimento e l’altra in fondo al letto. Su quest’ultimo c’è mia sorella, seduta con espressione vagamente delusa. Cat invece è sul secondo letto, vagamente infastidita, con gli stivali posati sull’enorme gorilla a terra.

«Okay, iniziamo» dico.

Fin si piega per esaminare il trofeo di Cat. «Se mi avessi detto che era così carino, all’appuntamento ci sarei andato di sicuro.»

«Taci, Finian» ribatte lei.

Spogliamo le guardie e le trasciniamo sui letti.

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