Ben Hur by Lew Wallace

Ben Hur by Lew Wallace

autore:Lew Wallace
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: Narrativa Straniera, PurrosoBook, Romanzo Epico, Narrativa storica, Romanzo, Romanzo Storico
ISBN: 8854103691
editore: Newton & Compton editori
pubblicato: 2004-12-31T23:00:00+00:00


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A poca distanza dal duar sorgeva un ciuffo di palme, che gettavano la loro ombra parte nell’acqua, parte sulla sponda. Un usignolo gorgheggiava fra i rami, e Ben Hur si fermò ad ascoltare quel canto che sembrava un invito. In qualunque altro momento quelle note avrebbero rapito i pensieri del giovane; ma la storia dell’egiziano era un cumulo tale di meraviglie, che gravava su lui come un peso, e, come avviene a chiunque è oppresso in tal modo, l’anima sua non era in grado di accordarsi alla musica, sia pure la più dolce.

La notte era tranquilla: non un bisbiglio rompeva il silenzio. Le stelle dell’antico oriente erano tutte al loro posto nel firmamento; l’estate regnava ovunque, sul lago, sulla terra, nel cielo.

L’immaginazione di Ben Hur era eccitata, i suoi sentimenti scossi, la sua volontà incerta e turbata.

In quelle condizioni, le palme, il cielo, l’aria, gli sembravano quelli della lontana plaga nel mezzodì dove Baldassarre si era rifugiato disperando degli uomini; il lago, con la sua immobile superficie, gli evocava la sorgente del Nilo, presso cui l’uomo santo era in preghiera allorché lo Spirito fece la sua luminosa comparsa. Tutti i particolari del miracolo erano stati trasportati lì per Ben Hur? o era stato rapito lui fino a loro? E se il miracolo si fosse ripetuto… per lui? Temeva e insieme bramava e aspettava la visione. Solo quando finalmente la sua febbre si calmò e gli permise di tornare in sé, fu in grado di pensare.

Sappiamo qual era il suo progetto. Fino allora, però, in tutte le riflessioni che lo avevano accompagnato c’era stato un vuoto che non era mai riuscito a superare o a colmare: un abisso, anzi, così vasto che a stento ne intravedeva l’opposta riva. Raggiunto finalmente un grado di comando, verso quale obiettivo avrebbe dovuto indirizzare i suoi sforzi? Pensava alla rivolta, naturalmente: ma il processo della rivolta è stato sempre lo stesso, e per trascinare gli uomini a sollevarsi è stato sempre indispensabile prima di tutto una causa o un pretesto per arruolare i seguaci, poi un fine o almeno un effetto pratico da raggiungere. Di regola, si batte bene chi ha qualche torto da vendicare: ma cento volte meglio combatte colui che, spronato dai torti subiti, ha tuttavia dinanzi a sé un risultato glorioso da raggiungere, un risultato in cui scorge sollievo per le proprie ferite, compenso per il proprio valore, ricordo e gratitudine fra i superstiti, in caso di morte.

A fine di determinare la validità tanto della causa, quanto del fine, era necessario che Ben Hur prendesse in esame gli aderenti su cui fare assegnamento quando tutto fosse pronto per l’azione. Com’è naturale, sarebbero stati i suoi connazionali. Le sofferenze inflitte a Israele toccavano ogni figlio d’Abramo, e ciascuna era una causa santa, una causa capace d’ispirare e trascinare.

Sì, la causa c’era: ma il fine… quale sarebbe stato?

Le ore e i giorni che aveva dedicato a questa parte del suo progetto erano innumerevoli, e tutti erano giunti alla stessa conclusione: una idea generale, vaga e incerta, di libertà nazionale.



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