Black by T.L. Smith

autore:T.L. Smith [Smith, T.L.]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Hope Edizioni
pubblicato: 2019-02-19T23:00:00+00:00

***

Resto lì fermo a osservarla per un’ora. Stasera ho un lavoretto da fare. Non posso permettere che i sentimenti che provo per lei, qualsiasi essi siano, vadano a influire sul mio operato. Ho già rifiutato dei lavori perché volevo vederla ogni singolo giorno, per avere la mia dose quotidiana. Lei mi dà retta quando le dico di non toccarmi, mi obbedisce. La maggior parte delle tipe con cui sto non lo fanno, tentano sempre di avere un contatto, di toccarmi in zone in cui alle loro mani è vietato l’accesso.

Sono così preso da lei da non accorgermi quando raddrizza la schiena e afferra la mano della bimbetta, finché non è troppo tardi. Non sono neanche abbastanza veloce per il ceffone che si riverbera sul suo viso. La bimbetta che le stava accanto si è messa a piangere e l’uomo la tira per un braccio per portarla via. Vedo Rose che sbraita, le lacrime le inondano il viso, facendole colare il trucco. Ha lo sguardo spento.

Lui è il padre, direi.

L’uomo sfreccia via come una furia, e Rose cade a terra, prendendosi la testa tra le mani. Dovrei andare da lei, provare a consolarla, ma non posso. Non so come. Cosa dovrei dire? Come si fa? Mai ho fatto una cosa del genere né mai ho avuto bisogno di farla. Per me il pianto rappresenta il momento in cui giro le spalle.

Mi allontano a bordo del mio pick-up, con il desiderio di sfiorarla e tenerla stretta tra le braccia, ma sapendo che non dovrei. Mi dirigo verso il mio lavoro, con l’attrezzatura già caricata nel baule. Jake mi fa uno squillo. È la terza volta che mi chiama ‘sta settimana. Ho ignorato tutte le sue telefonate, l’ho ignorato completamente. Non voglio che faccia due più due e rischi di mandare tutto all’aria.

A ogni modo, so che se non gli rispondo a breve avvierà una caccia all’uomo per trovarmi. E cazzo se è bravo, lui, a scoprire quello che vuole e che gli serve.

«Sì», rispondo, fermandomi davanti allo strip club della zona. Arresto il veicolo e spengo il motore, allungando un braccio sul sedile posteriore per mettermi in tasca la pistola. Stasera il bersaglio è diverso, stasera è un colpo a bruciapelo e personale. Al telefono è Jake. È ora.

«Sapevi che sarebbe successo, eh? Sapevi che l’avremmo scoperta». Fisso la pistola, domandandomi se non sia più facile ammazzare tutte le persone a me più vicine, e stop. Questo la farebbe stare al sicuro?

«Sì, lo sapevo», alla fine gli rispondo.

Lui si mette a sbraitare nel microfono. «È per questo che mi hai ignorato, non me lo volevi comunicare».

«Già».

«Sai che lui sa, e la rivuole, Black, e a lui non posso dire di no».

«Allora basta che mi dici quando».

«Che intenzioni hai, Black? Non metterti contro il mondo per lei».

«Farò ciò che è necessario, Jake. Basta che non vieni tu a recuperarla. L’esito non ti piacerà».

«Fottiti!», mi urla addosso a gran voce e subito riappende.

Il locale è affollato quando entro, ma la vedo all’istante. È davanti al bancone, con il seno appoggiato sul piano.

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