Bloodrose by Andrea Cremer

Bloodrose by Andrea Cremer

autore:Andrea Cremer [Cremer, Andrea]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788841886755
editore: De Agostini
pubblicato: 2013-09-18T22:00:00+00:00


QUINDICI

A STENTO CI TRASCINAMMO ATTRAVERSO LA foresta, bagnati fradici. La gioia per aver salvato Nev e aver recuperato Eydis era smorzata dalla perdita di Silas. Giunti nel punto in cui il sentiero curvava e la giungla digradava verso il mare, scorgemmo il negozio di subacquea.

«Inez ci sta aspettando sul pontile» osservò Gabriel. «Certo che il suo istinto materno è proprio forte, eh?»

Inez ci dava le spalle, adagiata su una sdraio. Miguel era seduto all'ombra della tettoia del negozio. Tra loro c'erano altre due sdraio aperte: una era occupata da una donna in bikini, l'altra da un uomo con una camicia di lino sbottonata sul petto e dei pantaloncini color kaki. Stava ridendo di gusto, le dita intrecciate a quelle della compagna.

«Chi sono?» domandai.

«Non lo so» rispose Gabriel. «Non mi sembrava che ci fossero immersioni previste per oggi.»

Accelerò il passo senza mettersi a correre, e si avvicinò con ampie falcate agli sconosciuti. Quando la donna in bikini lo scorse, agitò la mano per salutarlo. Il suo compagno si alzò sollevandosi gli occhiali da sole.

Ren arricciò il naso. «Aspettate... lo sentite quest'odore?»

«Sì... merda!» Nev ringhiò, scoccando un'occhiata alla fitta giungla che ci circondava.

«Sentite odore di merda?» domandò Ethan. «Grazie per avercelo detto!»

«No» ribatté Nev. «Sentiamo odore di felini.»

Annusai l'aria. Ren e Nev avevano ragione: c'era un odore pungente, come di seta bruciata o salvia secca. Un ringhio si fece strada nella mia gola.

Gabriel spalancò gli occhi. «Las sombras... no!»

«Gabriel, fermati!» urlò Ethan.

Ma l'uomo stava già correndo verso il negozio, urlando: «Inez! Miguel!»

Nessuno dei due Cercatori sul molo si mosse.

Accadde tutto nell'arco di un secondo. Gabriel aveva appena raggiunto il pontile quando un'ombra calò su di lui come un mantello color ebano. La pantera aveva emesso un grido balzando fuori dal proprio nascondiglio sul tetto. Un attimo dopo era su Gabriel e gli affondava gli artigli nelle spalle facendolo gridare per il dolore. L'urlo si bloccò di colpo quando la pantera gli serrò le mascelle intorno al collo e glielo spezzò.

«Dannazione!» imprecò Ethan mentre la bestia si allontanava velocemente per rifugiarsi tra le ombre della giungla.

Mi aspettavo che la donna si mettesse a urlare, invece si girò verso di noi, ridendo. La sua pelle dorata e cosparsa di olio fu sostituita da una pelliccia lucente. L'uomo accanto a lei fece due balzi, saltò e atterrò sul tetto in forma di felino, poi svanirono fra le piante rampicanti, proprio come aveva fatto il loro compagno. Sibili e fusa maligni giungevano dai rami sopra di noi e colmavano l'aria con le loro minacce.

Quanti ce ne sono?

I Guardiani avevano tutti mutato forma: l'intero branco si era stretto assieme e tutti scrutavamo il fitto tetto di foglie sopra le nostre teste. Ma le pantere erano invisibili e si muovevano furtivamente tra i rami senza farsi vedere.

«Dobbiamo toglierci da qui» affermò Connor. «State uniti e dirigetevi alla casa. Dobbiamo accaparrarci una roccaforte in cui possiamo proteggere Adne mentre fila il portale.»

In testa al gruppo si posizionò Ethan, con Sabine e Nev subito dietro di lui, mentre Mason, Shay e Ren si strinsero attorno ad Adne.



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