Brivido al museo by Paul Dorval

autore:Paul Dorval [Dorval, Paul]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
pubblicato: 2013-07-24T15:42:23+00:00

4

Non fu una notte tranquilla per Koffy e Trudy. La paura li tenne spesso desti, anche se in casa c’erano i loro genitori.

Invano i due fratelli cercarono di scacciare dalla mente ogni pauroso pensiero. Svegliati dagli incubi, accendevano sull’istante la luce per controllare se la barricata di sedie e masserizie varie, innalzata all’interno della loro cameretta, era sempre al suo posto.

Dormire, o perlomeno tentare di dormire, con quello sbarramento era più sicuro.

Quanto a Frizzy, esausto com’era, si addormentò di colpo come pose la testa sul cuscino. Per lui era diverso: Mister AZ 201 non conosceva il suo indirizzo, quindi aveva potuto prendere sonno senza essere tormentato da qualche pensiero di vendetta da parte di quell’uomo.

Alle otto del mattino, i tre ragazzi erano di nuovo insieme. Se ne stavano in soggiorno. Per coprire le loro parole, accesero la radio, ma a basso volume perché i genitori di Koffy e Trudy dormivano ancora. Così almeno pensavano in quanto essi erano tornati a tardissima ora la sera precedente; e poi, sempre di domenica, si concedevano un riposo più lungo.

Riesaminavano interamente, sin dalle prime battute, l’avventura in cui si erano cacciati, o per meglio dire il “caso da risolvere”, allorché squillò il telefono. Per non farlo squillare a lungo, Trudy si precipitò a rispondere.

– Pronto, chi parla? – disse. – Chi parla? – ripeté più volte, ma piano. Koffy e Frizzy sfogliavano intanto i giornali della domenica. Nessuno però sembrava volerle rispondere dall’altro capo del filo.

– Boh, chissà chi era... – fece lei riponendo il ricevitore. Ripresero a conversare, ma qualche minuto più tardi il telefono trillò di nuovo.

– Uffa, che barba! – esclamò la ragazza andando a staccare la cornetta.

– Pronto, con chi parlo? – fece lei sbuffando.

Dopo un attimo udì una voce dire:

– O consegnate immediatamente la borsa o i vostri genitori correranno seri pericoli.

Con un gesto della mano Trudy chiamò a sé Koffy e Frizzy. La voce ripeté più volte la minaccia. I tre ragazzi rabbrividirono per lo spavento.

– Avete inteso bene? – aggiunse quella voce. Che si trattasse di Mister AZ 201 era fuori dubbio.

Ammutoliti, i tre ragazzi si guardarono in faccia in preda all’angoscia.

– Oggi stesso – continuò Mister AZ 201 forzando il tono della voce – mi riconsegnerete la borsa...

Koffy, a questo punto, strappò quasi di mano alla sorella il ricevitore e si pose in ascolto.

– Fate attenzione – disse l’uomo perentorio.

I tre ragazzi si strinsero intorno.

– Troverete un’auto con questa targa parcheggiata in Grosvenor Road. Prendete nota...

Dopo una pausa Mister AZ 201 riprese a parlare.

– NOP 525, l’avete segnata?...

Frizzy la trascrisse sul bordo di un giornale.

– Aprite il baule e ponetevi dentro la borsa. Sul fondo di esso troverete una chiave, prendetela, è della portiera di destra. Apritela, nel tiretto del cruscotto c’è una busta contenente il denaro. Non fate i furbi di prendere prima i soldi e di andarvene senza aver lasciato la borsa. Io sarò lì nei paraggi. Se ci provate, non la passerete liscia questa volta.

I tre ragazzi ascoltarono la sua spiegazione senza fiatare.

– Avete inteso perfettamente? – domandò più volte Mister AZ 201.

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