Bullshit Jobs by David Graeber

autore:David Graeber [Graeber, David]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Garzanti
pubblicato: 2018-08-26T22:00:00+00:00

Su alcune somiglianze, e alcune differenze, tra l’attuale forma di feudalesimo manageriale e il feudalesimo classico

Il quintile superiore sta crescendo per dimensioni e profitti perché tutto il valore creato dai lavoratori realmente produttivi nel quintile inferiore viene estorto da chi sta in cima. Quando le classi più alte rapinano tutti gli altri, hanno bisogno di molto più lavoro di sorveglianza per tenere al sicuro il bottino rubato.

Kevin Carson

Se riprendiamo l’esempio del signore feudale del Capitolo 2, ciò ha perfettamente senso. Lì avevo usato i signori feudali e i loro servitori come metafora, ma almeno nel caso delle banche non è tanto chiaro se si tratti di una metafora o di una verità letterale. Come ho fatto notare, il feudalesimo è essenzialmente un sistema ridistributivo: contadini e artigiani producono beni, in gran parte per conto loro; i signori spillano una quota di quei prodotti, in genere tramite qualche insieme complesso di diritti sanciti per legge e di tradizioni («estrazione del surplus mediante rapporti di costrizione politico-legale» è l’espressione tecnica che ho imparato all’università),25 poi si mettono a distribuire porzioni del bottino al loro personale di tirapiedi, guerrieri, servitori, e in misura minore ne restituiscono parte agli artigiani e contadini finanziando feste e festival, e facendo occasionalmente doni e favori. Con un’organizzazione del genere ha poco senso parlare di sfere separate per la «politica» e l’«economia», perché i beni vengono estorti per mezzo di strumenti politici e distribuiti per scopi politici. In realtà è solo con le prime manifestazioni del capitalismo industriale che si è cominciato a parlare di «economia» in quanto sfera autonoma dell’attività umana.

In regime di capitalismo, nell’accezione classica del termine, i profitti derivano dalla gestione della produzione: i capitalisti assumono le persone per la fabbricazione o la costruzione o la riparazione o la manutenzione delle cose, e non possono ricavarne un profitto a meno che le loro spese totali – compresi i soldi che pagano a lavoratori e appaltatori – non risultino inferiori al valore delle entrate che derivano dai committenti o clienti. In questo tipo di capitalismo classico non ha davvero senso assumere lavoratori superflui. Massimizzare i profitti vuol dire pagare al minor numero possibile di lavoratori la minor quantità possibile di denaro; in un mercato realmente competitivo è improbabile che chi assume lavoratori superflui sopravviva. È il motivo per cui i libertari dogmatici e, se è per questo, anche i marxisti ortodossi insisteranno sempre che la nostra economia non può essere davvero farcita di lavori senza senso e che, se così sembra, deve trattarsi di una sorta di falsa impressione. Secondo la logica feudale, però, in cui le considerazioni di tipo economico e politico si sovrappongono, lo stesso comportamento è del tutto giustificato. Come nel caso dei distributori delle PPI, tutto sta nel mettere le mani su un bottino, vuoi rubandolo a un nemico vuoi estorcendolo ai comuni cittadini tramite imposte, tributi, affitti e tasse, per poi ridistribuirlo. Nel farlo ci si crea una cerchia di seguaci che sono la misura visibile della propria gloria e grandezza,

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