Buonanotte Tōkyō by Yoshida Atsuhiro Costantino Pes

Buonanotte Tōkyō by Yoshida Atsuhiro Costantino Pes

autore:Yoshida Atsuhiro, Costantino Pes
La lingua: ita
Format: epub
editore: Edizioni e/o
pubblicato: 2023-12-21T00:00:00+00:00


18 Il kotatsu è un tavolino basso sotto cui è disposta una stufetta elettrica per riscaldare chi ci si siede intorno. Allo stesso scopo, sopra il tavolo è disposta un’ampia trapunta, il futon, che arriva a coprire le gambe delle persone lì sedute.

19 Nelle credenze giapponesi, il sale tiene lontani gli spiriti maligni.

NOTTE IN CUI PIOVONO PIUME

Le lancette dell’orologio segnarono l’una.

«Ehi, Eiko?».

A parlare era stata una figura in piedi davanti alla stanza con la vasca da bagno. Non poteva essere che Haruka, così Eiko si avvicinò, tranquillizzata.

Haruka era l’unica con cui sentiva di poter parlare a cuore aperto. Era la più grande delle undici ragazze, ma non lo faceva pesare. Era rispettosa con tutti e dava l’esempio occupandosi di propria iniziativa di cose che nessuna voleva fare.

Pulire il bagno era una di quelle. Il progetto di stabilire dei turni era caduto nel nulla, così Haruka se n’era fatta carico.

Eiko era convinta che della pulizia si occupasse la governante, ma Haruka, sapendo che la donna soffriva di dolori alle gambe e ai reni, doveva aver deciso di propria iniziativa: «Della pulizia della stanza da bagno ci occupiamo noi».

Eiko lo aveva scoperto due settimane prima e da allora, scelto il momento opportuno, veniva a studiare le condizioni della stanza. Quando trovava Haruka a fare le pulizie da sola, l’aiutava.

«Lascia perdere, Eiko. Domani ci si alza presto».

«Perché non stabiliamo dei turni?».

«Mi sa che qualcuna se ne uscirebbe col dire che non usa mai la vasca, no? E così, se si decide che le ragazze che non usano mai la vasca devono mettersi a fare le pulizie, come dire...».

«In effetti».

Comunque non era il caso che Haruka se ne facesse carico da sola.

Ciononostante, l’amica sembrava pensare che bastasse un po’ d’impegno da parte sua perché le cose procedessero in armonia. Complicazioni o contrasti non le andavano per niente a genio e, quando alcune litigavano e bisticciavano, si diceva «presa da un senso di profondo fastidio».

Tuttavia, dalla pulizia del bagno ricavava un vantaggio segreto. Lavava la vasca torbida di sudiciume e, dopo averla ripulita per bene, la riempiva nuovamente e si godeva l’acqua calda e limpida quasi in una situazione di monopolio. Lo si poteva considerare un vero e proprio lusso, ma visto che ogni sera faceva le pulizie, quella era anche la sua ricompensa...

«Non dovrebbe essermi concesso?».

Haruka aveva confidato anche quel segreto a Eiko.

«Ma naturalmente» aveva risposto Eiko leggermente indignata. «Nessuna di loro può permettersi di protestare. Guarda come sporcano».

Anche se abitualmente le ragazze stavano attente al loro aspetto e ai loro gesti, chissà perché non passava loro per la testa di lasciare pulito il bagno dopo averlo utilizzato.

Questo succedeva perché le ragazze che, insoddisfatte della doccia nella propria camera, pensavano “Vorrei immergermi nella vasca in un ambiente più spazioso” mostravano tutte una certa noncuranza. Il pavimento della sala della vasca da bagno era cosparso della schiuma di saponi e shampoo, inoltre bustine monodose di balsamo e sali da bagno venivano abbandonate con disinvoltura dopo l’utilizzo.

Ovviamente, non tutte si comportavano così. Perlomeno, sembravano esserci ragazze del “partito della doccia” che prestavano un po’ più di attenzione, anche se non si poteva esserne sicure.



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