Buzzati Dino - 1980 - Teatro by Buzzati Dino

Buzzati Dino - 1980 - Teatro by Buzzati Dino

autore:Buzzati Dino [Buzzati Dino]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2012-03-17T23:00:00+00:00


Nell'ufficio di Palisierna.

Palisierna entra dalla porta di destra con la cartella dei documenti e si siede preoccupato.

FLORA (seduta sullo sgabello di segretaria, mentre si dà il rosso alle unghie, senza alzare gli occhi) Grane?

PALISIERNA Lefèvre era nervosissimo.

FLORA Per la lettera?

PALISIERNA Hai trovato la lettera?

FLORA Non glielo hai ancora, detto a Lefèvre?

PALISIERNA Non trovo mai il momento giusto.

FLORA Un giorno o l'altro bisognerà pur dirglielo.

PALISIERNA (che insegue un suo pensiero) Sai, secondo me, chi manda quelle anonime...

FLORA Che anonime?

PALISIERNA Delle anonime che mandano a Lefèvre.

FLORA Lettere anonime?

PALISIERNA è uno di qui dentro che le manda... Sa troppe cose.

FLORA Parlano di me?

PALISIERNA Probabile. Ce n'è un poco per tutti.

FLORA E di te che cosa dicono?

PALISIERNA Che... che... che sono rimbambito.., che non capisco niente... che il mio titolo di conte è...

FLORA (ride) Lo so, lo so chi è stato.

PALISIERNA Come? Come?

FLORA (sempre ridendo) Il tuo caro professor Morales!

PALISIERNA (alzando le spalle) Ma fammi il piacere! E io ti do retta...

FLORA E perché non le firma? Sarebbero più autorevoli.

PALISIERNA Chi?

FLORA Si sta parlando di Morales, no?

PALISIERNA Alle volte, scusa sai, ma ti si direbbe una cretina.

FLORA Eppure, se ci pensi bene, il tipo da anonimo ce l'ha.

PALISIERNA (gesto di stizza come chi è costretto ad ascoltare cose insensate) Ma va'! Un uomo così serio, così distinto, così istruito, un professore...

FLORA (con la sua frivola indifferenza) è istruito e scrivere gli piace. Quando non scrive libri, scrive lettere.

PALISIERNA E poi è assurdo. In queste lettere si parla male anche di lui.

FLORA E allora?

PALISIERNA E vuoi che dica male di se stesso?

FLORA Ih, ih! (Ride) Ma è regolare. Sempre, chi manda delle anonime, parla male anche di sé, a meno che non sia un perfetto idiota. è una precauzione elementare. Vuoi scommettere, per esempio, che non c'è niente di pericoloso in quello che si dice di Morales?

PALISIERNA Come no? C'è scritto che Morales è dei Morzi.

FLORA è lui! L'ha scelta troppo bene la calunnia. Morales dei Morzi? Chi può crederci? Quel fifone, quel bigotto!

PALISIERNA Sai, invece, secondo me, chi manda quelle anonime?

FLORA Chi?

PALISIERNA Cotta. Non mi è mai finito di piacere quel tipo di cospiratore.

FLORA Cotta? Cotta che manda le anonime? Ah, come psicologo sei grande.

PALISIERNA La prima impressione è quella giusta. Io, quel Cotta...

FLORA E io allora il tuo Morales... Quegli occhi da lumaca, quei sorrisetti, quelle chicche... Ih, che fastidio che mi dà... giurerei che ti vuol fregare il posto, il tuo Morales.

PALISIERNA Alle volte, sai, Flora, ti si prenderebbe per completamente scema.

FLORA E allora, siccome sono completamente scema, ecco, io non mi meraviglierei, guarda cosa ti dico, se quella lettera famosa fosse stato lui a farla sparire.

PALISIERNA E a che scopo?

FLORA Ricattarti, no? O per ricattare Lefèvre. O ricattare lo stesso autore, monsignor Improta.

PALISIERNA Basta, Flora! Con queste stupidaggini.

LA VOCE DI LEFÈVRE (da dietro la porta) Permesso? (Mentre Palisierna e Flora balzano in piedi, il sottosegretario entra.

Flora fa l'atto di andarsene, Lefèvre approva con un cenno, Flora se ne va.)

PALISIERNA Eccellenza, a che devo l'onore?

LEFÈVRE (senza rispondere, si guarda intorno accigliato) Un'occhiata. Una piccola visita agli uffici.



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