Cantoterapia by Mirella De Fonzo

autore:Mirella De Fonzo [Fonzo, Mirella De]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Armando Editore
pubblicato: 2024-01-12T23:00:00+00:00

La sindrome di Tourette e la sindrome di Rett

Oliver Sacks spesso nei suoi racconti fa riferimento alla sindrome di Tourette, che è una patologia neurologica, e non psichiatrica come invece per molto tempo si è creduto. Si manifesta con la presenza di vistosi tic improvvisi, non ritmici, stereotipati, con movimenti involontari del corpo, spesso facciali e con tic di tipo vocale o verbale, che possono variare dalla ripetizione di una parola, fino all’incoercibile pulsione a proferire espressioni o termini imbarazzanti e volgari. Il tutto è accompagnato a volte anche da deficit di attenzione, da iperattività, ma anche da comportamenti ossessivo-compulsivi. La tipologia, la frequenza e la gravità di queste manifestazioni cambiano ovviamente da una persona all’altra, ma si presentano sempre prima dei diciotto anni.

Per Oliver Sacks la sindrome di Tourette è caratterizzata da un eccesso di energia nervosa e da una smodata produzione di gesti e atteggiamenti bizzarri a causa di un eccesso di trasmettitori eccitatori. Il sovraeccitato tourettico può cantare e ballare e, soprattutto quando canta, si libera completamente della sua sindrome.

La sindrome di Rett è, invece, una rara forma di ritardo mentale che colpisce le bambine, causata da una mutazione di un gene localizzato sul cromosoma “X”. I primi sintomi compaiono in genere a 8-18 mesi di vita e si descrivono quattro stadi progressivi di gravità, in funzione dell’età, fino al mutismo e alla paralisi.

Nel dicembre del 2007 a Siena si è svolto al Policlinico Santa Maria alle Scotte un test sperimentale di musico-cantoterapia che ha coinvolto una decina di bambine colpite da Sindrome di Rett. Il cantante Matteo Setti, famoso per il musical Notre Dame de Paris di Cocciante, ha cantato per circa novanta minuti per le bambine malate, le quali hanno mostrato di reagire positivamente al test del canto.

Questo test, fatto ricadere nell’ambito della cantoterapia, sia pur con solo ascolto, per l’intenso coinvolgimento che veniva dato alle bambine attraverso la sollecitazione al canto, ha permesso la registrazione contemporanea, con apposita strumentazione, di impulsi provenienti dal cantante e dalle singole pazienti Rett, accompagnata da un’attenta valutazione delle varie fasi dell’esperimento medico. «Dopo l’esposizione al canto e alla musica, specie melodica – dicevano i medici interessati all’esperimento – si è constatata una variazione significativa dei valori durante l’esecuzione di canzoni con toni profondi e melodie larghe, tipo ninna-nanna. Il test potrebbe rappresentare un valido aiuto nella progettazione di nuove tecniche di comunicazione per le pazienti, basate su canto e musica».

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