Casa fatta di alba by N. Scott Momaday

autore:N. Scott Momaday [Momaday, N. Scott]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788894833782
editore: © Edizioni Black Coffee, 2022
pubblicato: 2024-03-03T23:00:00+00:00

27 gennaio

Tosamah, oratore, medico, Sacerdote del Sole, figlio di Colibrì, parlò:

«Un solo rilievo si erge sulla pianura in Oklahoma, a nordovest della catena dei Wichita. È un antico punto di riferimento per il mio popolo, cui ha dato il nome di Montagna Piovosa. Là, a sud della depressione continentale, c’è il tempo peggiore del mondo. D’inverno tormente di neve scendono dal corridoio di Williston portando grandine e nevischio. Caldi venti di tornado si alzano in primavera e d’estate la prateria è un piano d’incudine. L’erba imbrunisce e si sgretola, va in frantumi sotto i piedi. Fasce verdi seguono fiumi e torrenti, boscaglie lineari di noci americani e pecan, salici e amamelidi. Da lontano, a luglio o agosto, il fogliame fumante sembra quasi torcersi nel fuoco. L’erba alta pullula di grosse cavallette verdi e gialle che saltano come chicchi di mais riscaldati a pungere la carne, e le tartarughe strisciano sul suolo rosso, vagando senza meta nell’abbondanza di tempo. La solitudine è una qualità della terra stessa. Tutto sulla pianura è a sé stante; non c’è confusione di oggetti nell’occhio, ma una collina o un albero o un uomo. Sul minimo rialzo lo sguardo spazia fino ai confini del mondo. A guardare quel paesaggio di mattino presto, con il sole alle spalle, si smarrisce il senso delle proporzioni. L’immaginazione si ravviva, è qui, pensi, che ebbe inizio la Creazione.

«Sono tornato alla Montagna Piovosa a luglio. In primavera mia nonna era morta e volevo stare sulla sua tomba. Verso la fine era molto vecchia e malata. La sua unica figlia ancora in vita era con lei quando è morta, e mi hanno detto che nella morte aveva una faccia da bambina.

«Mi piace pensarla bambina. Quando nacque, i Kiowa stavano vivendo l’ultimo grande momento della loro storia. Per più di un centinaio di anni avevano controllato la prateria sconfinata dal fiume della Collina Fumosa al fiume Rosso, dalla sorgente del Canadese alla biforcazione dell’Arkansas e del Cimarron. In alleanza con i Comanche avevano dominato le intere Pianure Meridionali. La guerra era il loro sacro affare, ed erano i più abili cavalieri che il mondo avesse mai conosciuto. Ma la guerra per i Kiowa era in prevalenza una questione d’indole piuttosto che di sopravvivenza, e mai compresero la feroce, inesorabile avanzata della cavalleria statunitense. Quando infine, divisi e mal approvvigionati, furono spinti sulla Pianura Cintata nel freddo autunnale, caddero nel panico. Nel canyon di Palo Duro abbandonarono le loro provviste essenziali per darsi al saccheggio e poi non restò loro altro che la vita. Per salvarsi, si arresero ai soldati a Forte Sill e furono rinchiusi nel vecchio recinto di pietra che ora è un museo militare. Nata otto o dieci anni dopo, mia nonna evitò l’umiliazione dei muri alti e grigi, ma di certo conobbe sin dalla nascita l’afflizione della sconfitta, il cupo rimuginare dei vecchi guerrieri.

«Il suo nome era Aho, e apparteneva all’ultima cultura che si è evoluta in Nord America. I suoi antenati discesero dal profondo nord circa tre secoli fa.

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