Cavalieri Elettrici by a cura di Daniele Brolli

autore:a cura di Daniele Brolli [Brolli, a cura di Daniele]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: CyberPunk
editore: Theoria
pubblicato: 1994-09-04T16:00:00+00:00

Paul Di Filippo

Quando William Gibson inseriva tra i suoi ispiratori Thomas Pynchon e la narrativa postmoderna statunitense in generale, non faceva che riconoscere alcuni autentici precursori del cyberpunk. Se insieme a Pynchon citiamo John Barth, Donald Barthelme, Richard Brautigan, Don De Lillo e Gilbert Sorrentino, abbiamo il quadro completo di una corrente della letteratura americana capace di storicizzare, attraverso la narrazione, la cultura «pop», o «di massa». La soap opera televisiva e ogni altra forma di programma su piccolo schermo, i modi di dire, i personaggi pubblici, il cinema, tutti i reparti della produzione massmediologica, il pettegolezzo d’alto bordo, la musica commerciale, il fumetto, e mille altre espressioni della cultura popolare sono state analizzate e riorganizzate dagli scrittori postmoderni in un insieme di opere che riesce a rendere conto del periodo di storia contemporanea «preso in esame», ovvero il loro tempo storico. Con uno sguardo a volte digressivo, altre critico, fortemente straniante e per questo ancor più capace di evidenziare la bizzarria dei modi di vita, quasi si trattasse di un documento etnografico o, più in generale, antropologico a uso dei posteri.

In questo senso la scrittura cyberpunk può essere considerata erede diretta del postmoderno americano, proprio per la sua capacità di raccontare, come un entomologo studia e racconta i comportamenti dei suoi insetti, le sindromi e le passioni di un’epoca senza esserne pienamente coinvolti, lavorando su un terreno che è già a metà col futuro.

Paul Di Filippo ha scelto di rimanere ai margini della grande ondata cyberpunk. Bruce Sterling, che è uno dei suoi massimi estimatori e lo ha anche ospitato con un racconto nell’antologia-manifesto Mirrorshades, lamentava qualche tempo fa che Di Filippo non avesse mai scritto un romanzo, perché sicuramente si sarebbe trattato di un buon romanzo.

Il continuum di Jones è una prova in più della perspicacia di questo autore poco prolifico che, anche con pochi racconti al suo attivo, viene considerato a giusto merito uno degli autori più rappresentativi della nuova ondata.

Titolo originale: The Jones Continuum (da “Science Fiction Eye”, n. 3, marzo 1988).

Traduzione di Daniele Brolli.

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