Chiudi Gli Occhi by S. K. Paisley

Chiudi Gli Occhi by S. K. Paisley

autore:S. K. Paisley [Paisley, S. K.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Thrillers, Suspense, Fiction
ISBN: 9788866881629
editore: Time Crime
pubblicato: 2014-11-14T23:00:00+00:00


16

Annie, seduta sulla poltrona a gambe accavallate, guardava Paul che si agitava agonizzante dall’altra parte della stanza. L’uomo sudava freddo. Aveva i crampi allo stomaco e il prurito. La mezzanotte andava e veniva. Lui aveva paura di ammalarsi. Per più di mezz’ora non avevano mosso un dito: tra i due c’era stata una tregua dovuta alla stanchezza. Gli impercettibili rumori nella stanza silenziosa – il ticchettio dell’orologio, il lieve battere delle prime gocce di pioggia sulla finestra, lo scoppiettio del fuoco, ora ravvivato nel focolare, il respiro di Annie – rimbombavano come tuoni nelle orecchie di Paul.

La ferita di coltello sul suo braccio si era coagulata: non era nient’altro che un taglio profondo nella carne. Le goccioline color ruggine si erano indurite in una crosta purpurea. L’ennesima cicatrice su un corpo che ne aveva già tante. Ogni volta che lui alzava lo sguardo, trovava Annie intenta a fissare quella ferita. «Ti senti in colpa?» chiese il prigioniero.

La ragazza gli lanciò un’occhiata disgustata. «No. Voglio solo che tu non muoia dissanguato prima che io scopra la verità.»

Paul le credeva. La sua freddezza lo raggelava.

«Tu e io non siamo poi così diversi, sai. In sostanza, fai ciò che devi fare.»

«Non sono affatto come te» sbottò lei, poi ripiombò in un cupo silenzio. E ora, però, non guardava più il braccio di Paul. Muovendo le dita e ruotando le giunture finché le corde lo permettevano, l’uomo fece un profondo respiro, lo trattenne, ed espirò, nel tentativo di gestire il dolore; era preoccupato per un eventuale danno permanente ai tessuti nervosi.

«Quando sei entrata nel locale,» disse lui improvvisamente, provando a non pensare al dolore che sentiva «perché non ti sei avvicinata a me? Quando sei andata via, come facevi a sapere che ti avrei seguita?»

La ragazza lo guardò con una faccia piena d’odio. «Sapevo che non avresti resistito a una donna vulnerabile. Al mio primo tentativo di contatto tu hai abboccato come un pesce. È stata la mia buona stella.» Arricciò il labbro. «E poi, in strada... temevo che avresti capito subito chi sono. Tuttavia non è successo. Quando ho alzato lo sguardo e ti ho visto lì, accanto a me alla fermata dell’autobus, volevo scappare. Ti ho riconosciuto dai ritagli di giornale, però dal vivo sei diverso. Più brutto. Si vede che la tua anima è cupa. Malvagia.»

Paul espirò ancora, profondamente. «Ti dovresti sentire! Malvagia!» disse, imitandola. «Sai cosa penso? Penso che tu sia noiosa. Penso che per te Lena sia solo una scusa per cercare forti emozioni. Quest’incredibile fantasia ti ha riempito la vita. Lei è scappata da qualche parte; non sarebbe la prima volta. E tu vuoi entrare in azione.»

«Non sarebbe mai stata via così a lungo senza contattarmi» sussurrò Annie, e Paul approfittò di quella risposta per sondare il terreno.

«Non sapevo che voi due foste intime.»

«Siamo sorelle.»

«Lo dici come se significasse qualcosa. Da quanto ricordo, a malapena ti conosceva.»

Annie si fermò di colpo per un istante. Sembrava essersi offesa. Tuttavia non durò a lungo. «So cosa stai facendo. Tenti di manipolare le mie emozioni.



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