Come ci cureremo domani by Massimo Masserini

Come ci cureremo domani by Massimo Masserini

autore:Massimo, Masserini [Masserini, Massimo]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: La cultura scientifica, Farsi un'idea
ISBN: 9788815335500
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2017-09-14T22:00:00+00:00


FIG. 9. Meccanismo di azione di un batteriofago.

Corriere espresso: a destinazione

Adesso che sappiamo come è possibile indirizzare le nanostrutture verso un bersaglio, vediamo come si può sganciare il loro carico sull’obiettivo individuato. Partiamo da una considerazione: se è vero che abbiamo la possibilità di intrappolare farmaci in modo stabile nei nostri veicoli durante la loro preparazione, evitando che perdano il proprio carico per strada, è anche vero che, se intrappolati in modo troppo stabile, non uscirebbero mai dalla loro prigione e non raggiungerebbero mai il loro bersaglio. Dovremo quindi riuscire a progettare nanodispositivi in grado di perdere le proprietà che hanno alla «nascita» una volta arrivati a destinazione. Come vedremo questo si può realizzare preparando strutture ingegnerizzate in grado di saltare da una situazione all’altra (trattengo/rilascio) in risposta a stimoli esterni o a segnali interni al nostro organismo. In verità, prima di arrivare a questa opzione che, come capite, è abbastanza complicata da realizzare in quanto richiede degli interventi tecnologici ad hoc, si possono adottare altre soluzioni. La più semplice consiste nel realizzare particelle che abbiano la caratteristica di rilasciare lentamente il farmaco intrappolato, ma funzionalizzate per legarsi a un bersaglio molecolare. In questo modo solo una piccola quantità di farmaco verrà persa prima di giungere a destinazione; una volta arrivata alla meta, la particella perderà tutto il suo carico, anche se lentamente, portando a termine la propria missione. Per migliorare ulteriormente la performance di questo metodo si possono impiegare materiali intelligenti, ad esempio suscettibili di rigonfiamento o di erosione. Nel caso del rigonfiamento, si tratta di materiali che in seguito a prolungata permanenza in ambiente acquoso, si idratano e si rigonfiano; il rigonfiamento porta all’allargamento delle maglie interne del materiale di cui sono costituiti, permettendo la fuoriuscita più rapida del farmaco intrappolato. Nel caso invece dell’erosione, si tratta di materiali biodegradabili che vengono degradati (erosi) dai sistemi enzimatici presenti in vivo. Quest’erosione, che frammenta il materiale partendo dall’esterno, porta poco per volta alla distruzione della particella accelerando il rilascio del farmaco intrappolato.



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