Come l'aria by Melinda Nadj Abonji

autore:Melinda Nadj Abonji [Abonji, Melinda Nadj]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788862431187
Google: pn25uAAACAAJ
Amazon: 886243118X
editore: Voland
pubblicato: 2012-07-02T00:00:00+00:00

JULI

Partiamo, nell’aprile 1989, sulla nostra Mercedes grigio argento, papà e io, papà guida e io gli sono seduta accanto, pronta a tirar fuori la cartina, a evitare di sbagliare strada, io, che ho sempre detestato viaggiare in macchina, cerco di concentrarmi, di non distrarre il guidatore, mio padre, con chiacchiere inutili. Passiamo per Monaco, dice lui senza forze, e: accendi la radio, così sentiamo cosa dicono del traffico.

Del traffico non dicono niente di speciale, del tempo però sì, c’è una bufera in arrivo, forse di neve. Roba da matti, dice mio padre, nevica! ci mancava solo questa. E al momento adatto porgo a mio padre la bottiglia dell’acqua, il classico tempo di aprile, dico. Beve dalla bottiglia, risponde che aprile poteva risparmiarcelo, il suo tempo di merda, sì, in questo ha ragione, penso (avremmo potuto andare in aereo a Belgrado e proseguire in pullman, ma papà si arrabbia quando tiriamo in ballo gli aerei, siamo venuti al mondo con le gambe o con le ali? e non serve a niente dirgli che nemmeno le ruote fanno parte della nostra natura).

Viaggiamo, viaggiamo senza parole. Pochi chilometri dopo Monaco facciamo una breve sosta in un paesino, prendiamo un caffè, fumiamo. Cerco una parola adatta ad avviare un dialogo, io, che ho sempre detestato l’atmosfera da osteria di paese, sfoglio il menu, leggo a papà i nomi di alcuni piatti che non conosco, lui mi chiede se voglio mangiare qualcosa, no, rispondo io, non ho fame. In realtà vorrei parlare con papà del menu, di cose familiari a tutti e due, ma lui fuma la sua sigaretta, evita di guardarmi, e da ieri dietro le lenti dei suoi occhiali balugina qualcosa di nuovo, qualcosa di totalmente sconosciuto, del quale, di questo sono certa, non vuole mettermi a parte. Non dimenticarti di andare in bagno, dice, si sfila gli occhiali, si frega gli occhi, vorrei tirare dritto fino a Salisburgo. Va bene, rispondo, spengo la sigaretta in modo che smetta di fare fumo e per un attimo guardo mio padre negli occhi nudi, e vorrei trovare una consolazione, il mio cuore vorrebbe dargliela, questa consolazione, adesso che mio padre è un bambino smarrito, ma io, anch’io una bambina smarrita, la sua, sparisco immediatamente in direzione del bagno.

Comincia davvero a nevicare, i fiocchi volteggiano incontro al parabrezza prima che il tergicristallo sgomberi la visuale per brevi momenti con la sua cadenza rapida. Se almeno mentissero, i bastardi, dice mio padre, Ildi, riaccendi la radio, così sappiamo se resteremo bloccati nella neve (e io mi chiedo se sarebbe pensabile che noi due restassimo bloccati insieme, mio padre e io, non andassimo più avanti, sì, penso, sarebbe coerente con la nostra vita, sarebbe possibilissimo che non andassimo più avanti, che il destino ci costringesse a restare seduti in macchina, in silenzio, mentre la nostra famiglia ci aspetta invano), e ascoltiamo l’annunciatore definire “difficili” le condizioni meteorologiche, guidare con cautela, dice; ti mangio il becco, si arrabbia mio padre, qual è l’idiota che non sta guidando con cautela?

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.