Come stai? by Valeria Vedovatti

autore:Valeria Vedovatti
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788858698235
editore: Rizzoli
pubblicato: 2019-09-16T22:00:00+00:00

Ogni tanto guardo Zeno che picchia sulla batteria come un forsennato, sembra che suoni con tutto il corpo, non solo con le braccia e le mani, ed è talmente assorbito dalla musica che sembra sia in una sorta di trance. Poi, all’improvviso, le luci si fanno di nuovo soffuse e parte una dolcissima ballata eseguita dal frontman solo con chitarra e voce. Ha un testo molto triste, parla di un amore impossibile, però è bella. Mentre l’ascolto, madida di sudore e ancora con il fiatone, guardo in direzione di Zeno e mi accorgo che anche lui mi sta guardando. Solleva la bacchetta a mo’ di saluto e io gli rispondo con un cenno della mano.

Alla fine dell’esibizione, il gruppo concede ben due bis e poi abbandona la scena sotto uno scroscio di applausi. Vedo Zeno e gli altri scendere le scalette del palco e mi avvicino anch’io facendomi largo tra le persone venute a congratularsi. Zeno stringe qualche mano e scambia battute con alcuni di loro, poi mi vede e punta verso di me.

«Allora, che ne pensi?» mi chiede. Anche lui è tutto sudato e ha un’espressione di beatitudine dipinta sul volto.

«Mi sono divertita tantissimo!» rispondo. «Siete davvero bravi.»

Lui mi sorride, poi si guarda attorno come cercando qualcosa. Adocchia il cantante del gruppo e gli fa cenno di vedersi dopo. Poi torna a guardare me.

«Non devi già andare via, vero?»

Guardo l’orologio: è quasi mezzanotte.

«Ho ancora un’oretta» rispondo.

«Benissimo. Perché adesso viene il meglio. Dammi solo il tempo di togliermi questa maglietta sudata e sono da te. Non muoverti.»

Zeno si allontana sparendo tra la folla, io resto nel punto esatto in cui mi ha lasciata nonostante il viavai delle persone mi sballottoli in tutte le direzioni e, dopo qualche minuto, ricompare con una maglietta pulita. Senza dirmi una parola, mi prende per mano e mi trascina via. Entriamo all’interno della villa, attraversiamo alcune stanze fino ad arrivare in un salottino dove sono già riunite una ventina di persone. Ci sono tutti i componenti della band più altri ragazze e ragazze che sembrano già conoscersi tra loro, evidentemente questa è una festa nella festa, una specie di privée.

Zeno mi presenta ad alcuni dei suoi amici e poi prendiamo posto insieme a loro attorno a un tavolino basso su cui campeggia un vasto assortimento di alcolici e superalcolici.

C’è anche il frontman del gruppo, che si presenta come Emanuele. Mentre mi stringe la mano mi squadra in modo un po’ strano, poi chiede a Zeno:

«Ma quanti anni ha?».

Mi dà parecchio fastidio il fatto che non lo chieda direttamente a me e rispondo prontamente: «Quindici».

Lui fa un sorriso sorpreso, poi guarda Zeno e gli dà una grossa pacca sulla spalla.

«Compare, dove sei andato a pescarla? Fuori dalle scuole elementari?»

E poi fa una risata sguaiata. Sono sempre più infastidita e guardo Zeno in cerca di soccorso.

Lui scuote la testa e mi sussurra in un orecchio: «Lascialo perdere, è un po’ su di giri».

In effetti, guardandomi attorno, noto che il tasso alcolico è già a livelli abbastanza alti nella maggior parte dei presenti.

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