Come un respiro by Ferzan Ozpetek

autore:Ferzan Ozpetek
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2020-02-19T12:00:00+00:00

Istanbul, 15-16 settembre 1973

Cara Adele,

sono tornata da pochi giorni alla mia vita cittadina e, fedele alla mia promessa, eccomi già qui con la penna in mano, pronta a raccontarti le ultime novità. Il soggiorno nella yalı di Kemal a Kanlıca, che doveva durare poco più di un fine settimana, si è protratto per oltre un mese! Ogni sera, prima di addormentarci cullati dai cigolii di assestamento dei pavimenti di legno e dallo sciabordio dell’acqua contro il pontile, ci ripetevamo che era tempo di rientrare nelle nostre abitazioni. Gli amici ci avrebbero dato per dispersi. Nessuno sapeva che eravamo insieme, ma non avrebbero tardato a collegare la sua sparizione alla mia. Il che sarebbe stato imbarazzante, se non addirittura scandaloso. Kemal è fidanzato ufficialmente con Sevgi, una ragazza che studia arte a Parigi e che quest’estate è rimasta in Francia per prepararsi agli esami finali. Il matrimonio non è stato ancora annunciato, ma dovrebbero sposarsi la prossima primavera.

Al mattino, però, con il sorgere del sole le nostre preoccupazioni si dissolvevano puntualmente. L’aria salmastra profumata di fiori tardivi, la brezza che increspava le acque, i gabbiani che volavano tracciando ampi cerchi nel cielo, il sole già alto che prometteva un’altra bella giornata, tutto ci invitava a restare.

Ma le cose belle non durano per sempre, quindi rieccomi qui, ospite fissa al Büyük Londra Hotel.

Anche se non lo saprà mai, Sevgi dovrebbe essermi profondamente grata: in questo mese Kemal ha colmato in modo magnifico le sue imperdonabili lacune e adesso è del tutto in grado di soddisfare una donna. Sì, ora la renderà felice. L’amore può anche essere un nobile sentimento, ma se vuoi conoscere la passione, devi sporcarti. Immergerti nel fango, assaporare il gusto del peccato, osare il proibito. E anche tradire.

Mentre tornavamo verso il centro di Istanbul con la sua vistosa Corvette, Kemal non faceva che ripetermi che mi amava. Era pronto a rompere con Sevgi e a fidanzarsi con me, affrontando per amor mio la sua famiglia, che è assai tradizionale. Di solito, ha la guida spericolata di un pilota di rally, questa volta, invece, ha fatto tutto il viaggio alla velocità di una lumaca, e più ci avvicinavamo a piazza Taksim e al Büyük Londra Hotel dove ci saremmo salutati, più l’auto e il tempo stesso sembravano rallentare, come se una forza contraria alla nostra separazione stesse facendo l’impossibile per aiutarlo a indurmi a cambiare idea prima di salutarci. Ma non c’è riuscito.

È un bravo ragazzo, ma perché dovrei infilarmi in un’altra relazione, un altro fidanzamento, un altro matrimonio? Ho da poco acquistato la libertà, e il prezzo non è stato indifferente. Non ci rinuncerò. Non tanto presto, almeno. Che si sposi, io diventerò la sua amante, gli ho detto per consolarlo. In verità, non mi è parso sollevato. Forse sa che in ogni caso non gli sarei fedele: è il genere di promessa che, per principio, ho deciso di smettere di fare. Comunque Kemal non me l’ha chiesto e io mi sono ben guardata dal toccare l’argomento.

Mentre ti sto scrivendo mi rendo conto che sei l’unica persona al mondo cui confido certe cose.

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