Desiderio by Lorraine Heath

autore:Lorraine Heath
La lingua: ita
Format: azw3
Tags: Romance, Foreign Languages, Italian, Foreign Language Fiction, Literature & Fiction
editore: MONDADORI
pubblicato: 2014-03-01T23:00:00+00:00

— Oddio, milord. Non posso credere che abbiate scelto proprio me!

Pure Arch, mentre si sfilava i vestiti, stentava a credere di aver scelto Bessie. La voce della ragazza era affannata, il suo entusiasmo palpabile, ma l'eccitazione che la pervadeva non aveva nulla a che fare con lui in quanto uomo. Sembrava piuttosto votata interamente al fatto che si trovava in compagnia di un dannato conte!

Quando, circa un'ora prima, era arrivato al pub, aveva dato a intendere al proprietario di essere interessato a qualcosa di più di una semplice birra per la serata. Pochi minuti dopo erano apparse due ragazze pronte a prendersi cura di lui incondizionatamente.

— Avrei cambiato le lenzuola se avessi saputo che...

— Le lenzuola vanno bene. — Non si era mai preoccupata di un simile particolare, le altre volte. Arch lo sapeva perché era già stato nel cottage della ragazza.

— Dovete soltanto dirmi ciò che volete — continuò Bessie. — Farò tutto. Voglio soddisfarvi come si deve, milord.

— Potresti cominciare evitando di chiamarmi milord — rispose Arch lasciandosi cadere insieme a lei sul letto e iniziando a baciarle la gola.

— Non mi sono tolta i vestiti.

Ovvio. Dopotutto, non era cieco. — Lo farò io — disse lui tirando un nastro.

— Ma voi non dovreste fare nulla. Siete un conte!

Warner sospirò frustrato. — Non lo considero una fatica. Mi piace spogliare una donna. Prolunga il momento del piacere.

— Se è questo che volete.

— È questo — fece lui, rimettendosi all'opera.

— Come desiderate che vi tocchi?

— Come preferisci.

— Volete che usi le mani o la bocca?

Arch serrò i denti. — Fai quello che ti piace di più.

— Siete voi la persona importante. Siete voi quello che deve provare piacere.

E lo avrebbe provato se solo lei avesse smesso di preoccuparsi. Ruggendo piano, Warner scese dal letto, e iniziò a camminare avanti e indietro, a piedi nudi, su un tappeto fatto con pezzi di stracci e un pavimento tutt'altro che tirato a lucido.

— Sono mortificata, milord. Non intendevo deludervi.

Arch si fermò a guardare Bessie che si era seduta con le braccia intorno alle gambe.

— Non mi hai delusa.

— Però sembrate seccato.

Vero. La sua espressione doveva essere tra le più infelici. Anche perché, in effetti, non sarebbe riuscito a cavare un ragno dal'buco, lì. Si passò nervosamente una mano tra i capelli. Era stata una pessima idea quella di trovare una ragazza da taverna per placare la sua voglia. Prima di quel momento, quando una donna era andata a letto con lui lo aveva fatto spinta dall'attrazione reciproca, e dalla naturale progressione dei desideri di entrambi verso un atto più completo.

Non si era mai trovato ad affrontare una condizione unilaterale come quella appena vissuta e conclusasi con un fallimento. Mai era stato solo lui a volere, mentre la compagna desiderava solo compiacerlo.

— Mi dispiace, Bessie. Ho commesso un errore.

— No. Non è vero. — La giovane si mise in ginocchio. — Datemi un'altra possibilità. Riuscirò a soddisfarvi. Ve lo prometto.

Arch si sedette sul bordo del letto e le accarezzò una guancia. — Non si tratta della mia soddisfazione.

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