Dieci piccoli indiani by Agatha Christie

Dieci piccoli indiani by Agatha Christie

autore:Agatha Christie [Christie, Agatha]
La lingua: ita
Format: epub, mobi, azw3
pubblicato: 1939-09-13T23:00:00+00:00


Il giudice Wargrave riprese a parlare, con un tono tanto spassionato da parere disumano.

«Abbiamo trattato del secondo delitto e stabilito il fatto che nessuno di noi può essere completamente scagionato dai sospetti. Veniamo ora alla morte del generale Macarthur, avvenuta questa mattina. Chiunque di voi ritenga di avere un alibi, lo fornisca nel modo più esauriente. Io stesso dichiaro subito che non ho un alibi valido. Ho passato la mattina sulla terrazza, meditando sulla singolare situazione in cui ci troviamo. Sono rimasto seduto su quella sedia finché il gong non ci ha chiamato, ma ci sono stati, immagino, diversi momenti in cui, inosservato, avrei potuto scendere fino al mare, uccidere il generale e tornare alla mia sedia. Posso solo affermare che non ho mai lasciato la terrazza. E date le circostanze, la mia parola non basta. Ci devono essere prove.»

«Io sono rimasto con il dottor Armstrong e il signor Lombard tutta la mattina» dichiarò Blore. «Loro possono testimoniarlo.»

«A un certo punto, però, è tornato a casa per cercare una corda» ribatté il dottor Armstrong.

«Certo. Sono andato e tornato direttamente. Voi due lo sapete.»

Armstrong osservò: «È rimasto via a lungo...».

Blore si fece scarlatto. «Cosa diavolo intende dire, dottore?»

«Ho semplicemente detto che è rimasto via per parecchio tempo.»

«Dovevo trovare una corda, no? Non si possono mettere le mani su un pezzo di corda così per caso, al primo momento».

«Durante l’assenza dell’ispettore Blore, voi due siete rimasti insieme?» chiese il giudice Wargrave.

Armstrong rispose con foga: «Certo. Cioè... Lombard si è allontanato per pochi minuti. Io sono rimasto dov’ero».

Lombard spiegò con un sorriso: «Mi era venuta in mente la possibilità di improvvisare un eliografo per trasmettere un messaggio alla terraferma e volevo cercare il punto migliore. Sono rimasto via solo pochi minuti».

Armstrong annuì. «È verissimo. Non abbastanza per commettere un delitto, lo garantisco.»

«Nessuno di voi due ha guardato l’orologio?» chiese il giudice.

«Be’, no.»

«Io non l’avevo» disse Lombard.

Il giudice non si scompose. «Pochi minuti è un’espressione molto vaga.» Si volse verso la donna che sedeva rigida con il suo lavoro a maglia in grembo. «Signorina Brent?»

«Ho fatto una passeggiata con la signorina Claythorne fino al punto più alto dell’isola. Poi, mi sono seduta sulla terrazza, al sole».

«Non mi pare di averla notata, sulla terrazza» disse il giudice.

«No, ero dietro l’angolo della casa, verso oriente. Lì ero riparata dal vento.»

«E vi era rimasta fino all’ora di pranzo?»

«Sì.»

«Signorina Claythorne?»

Vera rispose, pronta e precisa: «Prima, sono stata con la signorina Brent, poi ho passeggiato un po’ da sola. Infine, sono scesa al mare e ho parlato col generale Macarthur».

Il giudice la interruppe. «A che ora?»

Vera fu vaga, per la prima volta. «Non so. Circa un’ora prima di pranzo, credo. Forse anche meno.»

«È stato dopo che noi gli avevamo parlato, o prima?» domandò Blore.

«Non so. Ma lui era... era molto strano». Vera rabbrividì visibilmente.

«In che senso era strano?» volle sapere il giudice.

Vera rispose a voce bassa: «Ha detto che dobbiamo morire tutti. Ha detto che stava lì ad aspettare la fine. Mi ha spaventata...».

Il giudice annuì. «Che cosa ha fatto poi?»

«Sono tornata in casa.



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