Dimebag by Zac Crain

autore:Zac Crain [Crain, Zac]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2011-08-18T13:57:19+00:00

BONUS TRACK

BY DEMONS BE DRIVEN

La notte del Diavolo, la notte di Dime

"Abbiamo ogni genere di birra e stronzate qui"

REX Airheads

Come chiunque si aspetterebbe da un uomo che ha idolatrato Ace Frehley e i KISS tanto da avere l'autografo del chitarrista tatuato sul suo petto, Darrell Abbott festeggiava Halloween come Natale. Per lui era la più grande festa dell'anno. Quando lui e Vince vivevano ancora con la madre, allestivano nel garage una casa stregata per i bambini del vicinato. Man mano che Darrell e i Pantera raggiunsero il successo, le feste crebbero di dimensioni e divennero sempre più elaborate e la lista degli ospiti divenne costellata di star. Ma di natura, la festa rimase sempre la stessa, perché Darrell era il cuore di ogni festa, e le alimentava tutte con lo stesso senso dell'umorismo e gusto per gli scherzi che era rimasto sempre uguale da quando aveva sedici anni.

"Era la sua grande festa dell'anno", dice Dale Brock. "Agghindava la casa come se fosse una casa infestata. La casa era folle: aveva telecamere nascoste ovunque e c'era una stanza regia nascosta, dove poteva guardare cosa succedeva nelle diverse camere. Come decorazione di Halloween, come piccola stupidata aggiuntiva, aveva un tavolo pieno di lattine di carne in scatola, tipo quelle più schifose e brutte a cui si può pensare, perché facevano davvero paura. La carne in scatola più paurosa possibile, e ne aveva messa in mostra qualcuna. La gente esclamava 'Gesù, che paura!'", ride. "Ci voleva un minuto perché se ne rendessero conto. E le feste duravano sempre tutta la notte".

La regola era semplice: se ti invitava, dovevi andare. E dovevi andare in costume, "niente se o ma a riguardo", dice Scott Minyard. Darrell adorava i costumi da sempre. Dai tempi in cui passava il tempo di fronte allo specchio travestito da Ace Frehley, per i giorni dei primi anni dei Pantera, quando correva in giro per il parcheggio del motel vestito da gladiatore di serie B, sembrava sempre essere vestito con un costume di qualche tipo, incluso quello da Darrell Abbott. Ma ad Halloween Darrell, ovviamente, faceva sempre qualcosa di più; i suoi costumi avevano dei costumi.

"A volte era quasi come un bambino al supermercato che passava nella corsia dei costumi di Halloween e prendeva un po' di tutto", dice Minyard. "Non riuscivi a capire da che si vestiva. Era sconclusionato. Tipo, 'indossa tutto quello che riesci a mettere'. Si era vestito da pappone, ma poi si metteva anche una lama di rasoio in testa, hai presente? Proprio tipo 'Oh mi piace anche quello. Lo uso sul costume da pappone', anche se non ci azzeccava proprio. Metteva insieme tanta roba quanta era possibile farcene stare. Il suo costume era sempre pazzesco".

Le feste di Halloween non erano quasi mai davvero ad Halloween, e neanche capitavano in un periodo in cui la gente normale fa solitamente baldoria. Come ulteriore elemento di sorpresa, generalmente chi andava alla festa scopriva la notte prima che ci sarebbe stata una festa. A volte anche più tardi. Non importava. Le feste erano sempre affollate e tutti arrivavano abbigliati a dovere.

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