Disuguaglianza by ANTHONY B. ATKINSON

Disuguaglianza by ANTHONY B. ATKINSON

autore:ANTHONY B. ATKINSON [ATKINSON, ANTHONY B.]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788832851960
editore: Raffaello Cortina Editore
pubblicato: 2020-03-30T22:00:00+00:00


A quale livello deve essere fissato il salario minimo? Quello del Regno Unito (NMW, National Minimum Wage) è determinato su consiglio della Low Pay Commission, le cui relazioni ben ponderate, sin dall’introduzione del minimo legale nell’aprile 1999, hanno fatto molto per facilitarne l’ampia accettazione e il sostegno politico. Leggendo le relazioni, però, si rimane colpiti da quanto l’attenzione della commissione sia concentrata sul mercato del lavoro invece che sulle implicazioni per la distribuzione dei redditi. La sua misura fondamentale è il bite o incidenza del NMW, ossia il rapporto fra il tasso orario del NMW e la retribuzione oraria mediana. La focalizzazione sul mercato del lavoro è ovviamente molto comprensibile, in quanto una considerazione importante rispetto al salario minimo è il suo effetto sull’occupazione (di cui parleremo nel Nono capitolo), ma questo sottolinea il fatto che, in una prospettiva di distribuzione dei redditi, la variabile rilevante non è la retribuzione oraria bensì quella settimanale, o mensile, che dipende dalle ore lavorate. Inoltre, le implicazioni per il tenore di vita della famiglia dipendono dalle condizioni della famiglia stessa e dal funzionamento del sistema di tributi e benefici. Questi fattori sono stati sottolineati dalla Living Wage Commission, indipendente, presieduta dall’arcivescovo John Sentamu. In effetti, il living wage o salario vitale è calcolato andando ad analizzare le implicazioni delle retribuzioni individuali, assumendo un numero specifico di ore, per il livello del reddito disponibile della famiglia. Come abbiamo visto nella Guida al reddito delle famiglie, si tratta di un procedimento relativamente complesso, perché bisogna considerare le retribuzioni da lavoro di tutti i membri della famiglia, altre fonti di reddito e l’impatto del sistema tributi-benefici. Solo seguendo fino in fondo questo procedimento, però, possiamo vedere che cosa comporta un dato salario orario in termini di tenore di vita. O, seguendo il processo a ritroso, possiamo vedere quale debba essere l’obiettivo del salario minimo orario.

Alla base della definizione di salario vitale per il Regno Unito sta la ricerca del Centre for Research in Social Policy dell’Università di Loughborough che, in collaborazione con la Social Policy Research Unit dell’Università di York, ha sviluppato uno Standard di reddito minimo (Minimum Income Standard), basato su bilanci dettagliati derivati da un “consenso sociale su quello di cui le persone hanno bisogno per campare”.35 Sulla base dello Standard di reddito minimo, arriviamo a un salario orario necessario (chiamato “tasso di riferimento”) facendo la media tra i tipi di famiglie. La questione ha un ulteriore elemento di complicazione: la Living Wage Commission indipendente applica poi un “tetto”, “perché il tasso non aumenti a un ritmo non realistico a cui i datori di lavoro non sono in grado di adeguarsi”.36 Il risultato finale è un salario vitale raccomandato (fuori Londra) che è circa del 20% superiore all’effettivo salario minimo nazionale del Regno Unito ma anche di circa il 20% inferiore a quello che si ottiene dai calcoli “senza tetto”. Va notato che, se non fosse stato applicato il tetto, il valore del salario minimo per il Regno Unito avrebbe raggiunto il 66% della mediana, in linea con la soglia di “basso salario” dell’OCSE.



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