Donna con libro. Autoritratto delle mie letture by Bianca Pitzorno

Donna con libro. Autoritratto delle mie letture by Bianca Pitzorno

autore:Bianca Pitzorno [Pitzorno, Bianca]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788831015448
editore: Salani
pubblicato: 2022-06-05T22:00:00+00:00


11. DALLE TERMOPILI AD AUSCHWITZ

Quando nei primi giorni di quarta ginnasio mi resi conto che quell’esercizio calligrafico di scrivere e riscrivere l’alfabeto greco mi avrebbe permesso di leggere in lingua originale la mia adorata Iliade, ne venni incantata. Finalmente la scuola mi proponeva qualcosa che mi interessava profondamente. Anche i miei rapporti con i diversi insegnanti di lettere che si susseguirono fino alla terza liceo cambiarono. Da parte mia accettavo con più fiducia i loro suggerimenti. Quanto a loro, continuarono a considerarmi un’alunna fuori dagli schemi, ingovernabile, un’allieva eccessivamente stravagante non solo per la scuola ma per l’ambiente della piccola città dove vivevamo. Un po’ matta ma anche un po’ geniale. Scherzavano sulle mie scoperte letterarie, sui miei entusiasmi fanatici, ma discutevano con me di libri da pari a pari, non cercavano di ‘resettarmi’, addirittura qualche volta accettavano da me consigli di lettura.

Attraverso i romanzi in quegli anni scoprii la storia recente. Fino a quel momento sapevo molte cose delle guerre persiane, delle Termopili, della spedizione di Alessandro Magno. Sapevo della nascita di Roma, degli etruschi, delle guerre puniche e degli elefanti di Annibale, di Giulio Cesare e di Nerone. Sapevo della Rivoluzione francese attraverso Le avventure della Primula Rossa, una serie di polizieschi ambientati in Francia durante il Terrore e scritti da una certa baronessa Orczy. Ce ne scambiavamo ai tempi delle scuole medie i molti libretti rilegati in rosso pubblicati da Sonzogno ed eravamo affascinate dal misterioso personaggio che salvava i nobili francesi e si firmava disegnando appunto una primula. Fin dall’inizio si sapeva che costui era un aristocratico inglese, un dandy chiamato sir Percy Blakeney, fieramente nemico della Rivoluzione. Stranamente, però, nonostante seguissimo con trepidazione e molto divertimento le avventure di sir Percy e dei suoi protetti, quella lettura non ci spinse a schierarci contro i rivoluzionari. In qualche modo sapevamo che la Rivoluzione francese aveva costituito un passo avanti nella storia della civiltà e dei diritti umani e che durante l’Ancien Régime la prepotenza senza limiti, il potere assoluto del re e dei nobili era qualcosa di sbagliato. Chi ce lo avesse spiegato, dove lo avessimo letto, non lo ricordo. Ma non ci fu un solo momento nella mia vita in cui condivisi le opinioni della baronessa Orczy, per quanto trovassi i suoi libri divertenti.

Per tornare alla storia più recente, sapevo qualcosa del Risorgimento, di Garibaldi e di Anita, di Cesare Battisti e della rosa di Pietro Maroncelli. Avevo letto Le mie prigioni di Silvio Pellico. Ma non sapevo niente della prima guerra mondiale, e della seconda conoscevo solo le difficoltà materiali che avevano patito i nostri genitori, o gli aneddoti divertenti di quando eravamo dovuti sfollare in un paesino dell’interno dove mia madre si era dovuta rassegnare a una vita alquanto primitiva, lei che era così schizzinosa. Ma il motivo per cui la guerra era scoppiata lo ignoravo. Il programma scolastico si fermava all’Unità d’Italia. Di politica recente ai bambini e ai ragazzi in quegli anni non si parlava.

Scoprii la storia del Novecento attraverso i romanzi, specialmente quelli tedeschi.



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