Donne di corsa by Maria Grazia Albanesi

autore:Maria Grazia Albanesi [Albanesi, Maria Grazia]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Health & Fitness, Exercise, Social Science, Women's Studies, Sports & Recreation, Running & Jogging
ISBN: 9788848136501
Google: 703DtQEACAAJ
editore: Tecniche Nuove
pubblicato: 2018-10-15T06:24:11+00:00

A. L’assorbimento dei fitoestrogeni non è sempre ottimale e dipende da persona a persona. Per esempio, se la fonte principale dei fitoestrogeni è la soia (come integrazione o come alimento della dieta), si deve considerare che le due molecole principali, la daidzina e la genistina, hanno lo svantaggio di essere di dimensioni molto grandi e, per essere assimilate nel tratto intestinale, è necessaria la presenza di enzimi prodotti dalla flora batterica che ne effettuano l’idrolisi. Poiché l’efficacia della flora batterica è molto variabile da persona a persona e cambia anche a seconda delle condizioni di salute (stress, cure mediche ecc.), l’assunzione di fitoestrogeni da sola non è sufficiente a garantire che l’organismo abbia poi a disposizione il livello corretto di estrogeni.

B. I risultati delle ricerche mediche sono discordanti sul fatto la cura naturale a base di fitoestrogeni sia efficace su tutte le conseguenze della menopausa. In particolare, non è ancora stata dimostrata l’efficacia della protezione antitumorale, mentre sono discordanti i risultati sugli effetti della prevenzione dell’osteoporosi.

C. Le ricerche mediche sono in disaccordo su quale sia la dose di fitoestrogeni necessaria per un’integrazione che abbia effetto, e su questo punto c’è ancora molta confusione. Per esempio, considerando la soia come fonte principale (alimento o integratore), occorre fare attenzione a non confondere la quantità giornaliera di fitoestrogeni necessaria (espressa in milligrammi), la quantità di proteine della soia corrispondenti (in g), la quantità complessiva di alimento (latte, tofu). Per esempio, se si dice che la dose giornaliera ottimale di fitoestrogeni è di 45 mg, essi corrispondono a 60 g di proteine di soia, pari a loro volta a circa 600 g di tofu, un quantitativo non facile da inserire nella dieta quotidiana. Risulta chiaro che con la sola dieta alimentare risulta difficile assumere la dose corretta di fitoestrogeni (non basta un bicchiere di latte di soia al giorno per sperare di limitare o eliminare i sintomi della menopausa). Le ricerche mediche inoltre non sono neppure in accordo su questi dati: esistono studi che indicano come ottimale una dose di fitoestrogeni di 60 mg, o più, fino a 2-3 g (!), altri articoli, di tipo divulgativo, confondono i numeri e propongono una dose di 45 g di proteine della soia o addirittura solo 50 g di alimenti a base di soia. Probabilmente la soluzione più pratica e sostenibile a lungo termine per chi vuol ricorrere alla via naturale è l’uso di integratori. Poiché questi alimenti non sono classificati come farmaci, non sono soggetti a controlli rigorosi e occorre scegliere quindi, tra le varie proposte sul mercato, quelle migliori per quantità di fitoestrogeni presenti e additivi aggiunti (coloranti, addensanti).

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