Dossier 5g by Marco Pizzuti

Dossier 5g by Marco Pizzuti

autore:Marco Pizzuti
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2020-05-04T12:00:00+00:00


5G e «adaptive beam switching»

In Italia il 5G utilizza tre diverse fasce di frequenze, bassa, media e alta. Una frequenza bassa (intesa nell’ordine delle centinaia di megahertz, o MHz) ha la capacità di arrivare molto più lontano di una alta, ma può trasportare meno dati per unità di tempo (un valore in genere espresso in bit al secondo, o b/s). Una frequenza alta (nell’ordine dei GHz), al contrario, ha una portata molto inferiore ma ha la capacità di trasportare moltissimi dati per unità di tempo. Il vantaggio della banda di frequenze basse, quindi, risiede nella capacità di attraversare gli ostacoli fisici molto meglio di quelle alte, e per questo motivo una connessione ad alta frequenza a volte può rivelarsi più lenta di una buona connessione a bassa frequenza.

Per il momento in Italia (nel futuro i gestori prevedono di arrivare fino a 100 GHz) il 5G utilizza solo le radiofrequenze di 3,6-3,8 GHz (onde di fascia media con lunghezza di 9-10 cm) e di 26,5-27,5 GHz (onde di fascia alta con lunghezza di 1 cm circa), ma in un secondo tempo, appena sarà tecnicamente possibile (sarà necessario predisporre una fitta rete di antenne), verranno impiegate frequenze molto più alte che permetteranno la trasmissione di un’eccezionale mole di dati. Dal 2022 saranno disponibili anche le frequenze di fascia bassa da 694-790 MHz, liberate dai canali tv del digitale terrestre a cui verrà cambiato il codice di trasmissione.18

Le onde millimetriche sono ottime per le trasmissioni ad altissima velocità, ma inaffidabili per la scarsa portata e la limitata capacità di superare gli ostacoli fisici. Basta una pioggia, per esempio, per rendere inefficiente la rete di RF a onde millimetriche. E in attesa che il numero delle antenne 5G sia sufficientemente elevato da permettere una buona copertura, gli smartphone utilizzeranno il sistema dell’adaptive beam switching che permette di passare quasi istantaneamente dalle frequenze medio-alte alle bande di frequenza più basse per mantenere stabile la connessione (sacrificando la velocità di caricamento/scaricamento dati).

Nel primo periodo di diffusione del 5G verrà utilizzata maggiormente la banda di frequenza media (composta da frequenze tra 1 e 6 GHz), in quanto ha un raggio d’azione molto più ampio e mantiene una buona velocità (sebbene non paragonabile a quella della fascia alta). Queste onde presentano inoltre il vantaggio di attraversare abbastanza agevolmente muri e ostacoli, subendo molte meno interferenze rispetto alle onde millimetriche prodotte da frequenze più elevate.

L’efficienza del 5G a banda di frequenza alta e altissima richiede l’installazione di moltissime antenne che, oltre ad avere un costo rilevante, non possono eccedere il numero previsto dalla disciplina normativa. Pertanto è probabile che la copertura con onde millimetriche a frequenze più alte sarà limitata ai grandi centri cittadini. Le aree rurali, invece, potranno essere coperte con frequenze medio-basse dalle prestazioni inferiori ma con minori problematiche per la distanza e gli ostacoli fisici.



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