Dove nascono le eroine dei romanzi by Claire Vigarello

Dove nascono le eroine dei romanzi by Claire Vigarello

autore:Claire Vigarello [Vigarello, Claire]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Edizioni e/o
pubblicato: 2023-06-25T22:00:00+00:00


Solo Dio sapeva quanto sarebbe durata quella parentesi. Già l’orizzonte cominciava ad annuvolarsi. Da quando Sylvie aveva assunto il nuovo incarico Nadine non le aveva più rivolto la parola. La evitava. Così una mattina fu felice quando la vide spuntare nel suo ufficio. «Oh, ciao, Nadine, è un bel po’ che non ci vediamo, mi fa piacere che tu sia qui, prendiamoci un caffè!». Senza rispondere, Nadine entrò, rifiutò la sedia che Sylvie le porgeva e sbottò: «Ti sei fatta comprare dai padroni, sei soddisfatta di te? Hai un bell’ufficio e un buono stipendio, ma non ti sembra strano? Non c’è qualcosa che ti disturba? Fino a pochi mesi fa dovevi essere licenziata, avevi ricevuto la lettera di licenziamento, poi scrivi un libro, un romanzetto, perché devi scusarmi, ma non sei certo Alexandre Dumas, quelli ti srotolano il tappeto rosso, tu ti pavoneggi come una regina e dimentichi che quegli stronzi volevano buttarti in mezzo alla strada! Te l’ho detto, sei una venduta. Avresti potuto servirti della notorietà per difendere quelli che ne hanno bisogno, i piccoli impiegati come te, quelli che si gettano via come kleenex usati, quelli che vengono lasciati a marcire finché non cadono in depressione. Ora non hai più niente a che fare con loro, ti rimpinzi al tavolo dei padroni, felice di essere passata dall’altra parte, vero? Bene, voglio dirti una cosa, e non mi faccio certo intimorire perché una volta sei andata in televisione, dovresti vergognarti, ecco, e non sono l’unica a pensarlo, tutt’altro!». Sylvie non era preparata a quell’attacco. Balbettò penosamente. «Ma Nadine... non potevo rifiutare la loro proposta, lo sai che Nino è disoccupato... Non si può rifiutare un posto del genere...». Nadine non era andata lì a discutere, ma a dirle come la pensava lei, e quando ebbe finito se ne andò.

Nadine aveva detto il vero? Era una venduta? Certo, avrebbe potuto andarsene, farsi assumere altrove, denunciare i metodi di Ledu, ma l’idea non l’aveva neanche sfiorata. Aveva colto al volo la sua opportunità, ecco tutto. Non era fatta per la lotta, lo scandalo e la rivoluzione, Nadine avrebbe dovuto capirlo! Non sarebbe mai stata un simbolo, non era tagliata per esserlo. Dopo quell’episodio il suo posto di lavoro alla MaBelleNuit divenne meno confortevole. Ormai sapeva di avere nemici acquattati nell’ombra che aspettavano di vederla cadere. Era peggio dell’indifferenza, molto peggio, c’era gente pronta a ridere dei suoi fiaschi e forse a provocarli. Chi erano? Di sicuro i compagni di Nadine, gli iscritti al sindacato. Ce n’erano altri? Era in pericolo? Doveva abbandonare la nave? Non sapeva con chi parlarne. Nino non avrebbe capito o avrebbe capito nella maniera sbagliata, non era la persona giusta. Mireille sì, l’avrebbe ascoltata e avrebbero riso insieme, Sylvie si sarebbe rilassata, ma lei e Mireille avevano litigato.

Preferì mantenere un basso profilo, soprattutto quando Nadine era nei paraggi. Furono annunciati una quindicina di licenziamenti: alcune segretarie arrivate da poco e due impiegate della contabilità. Non era l’ondata prevista, ma i sindacati si mostrarono molto attivi. Nadine



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