Dust by Hugh Howey

autore:Hugh Howey [Howey, Hugh]
La lingua: ita
Format: epub, azw3, mobi
Tags: Fiction, Science Fiction, General, Fantasy
ISBN: 9788865971598
Google: yWBOAQAAQBAJ
editore: Fabbri
pubblicato: 2014-05-26T22:00:00+00:00

34

Silo 18

«Jules? Dannazione. Avevo abbassato il volume. Mi senti?»

«Ti sento, Lukas. Cosa sta succedendo?»

«Merda. Merda.»

Juliette udì dei tonfi e degli schianti.

«Sto bene. Sto bene. Merda. È sangue, questo? Okay, dobbiamo arrivare alla dispensa. Ci sei?»

Juliette si rese conto che stava trattenendo il fiato. «Stai parlando con me? Che sangue?»

«Sì, parlo con te. Sono caduto dalla scala. Sims è morto. Lo stanno facendo davvero. Ci stanno disattivando. Maledetto naso! Ora vado nella dispensa…» Poi si sentì solo il fruscio dell’interferenza.

«Lukas? Lukas!» Si girò verso Walker e Courtnee, che la guardavano con gli occhi sgranati e velati dalle lacrime.

«… Non funziona. Non… ricevo… qui dentro.» La voce di Lukas era strana, come se si fosse tappato il naso o stesse soffocando uno starnuto. «Tesoro, devi chiuderti da qualche parte. Non riesco a fermare il sangue dal naso…»

Juliette si sentì invadere dal panico. Li stavano disattivando. Per attuare la minaccia era bastato premere un pulsante. Volevano annientarli. Come avevano fatto con il silo 17. Passò un secondo, forse due, e in quel rapido intervallo ricordò Solo che le raccontava come era caduto il suo silo, la corsa verso la cima, tutti che si riversavano all’esterno, i cadaveri impilati l’uno sull’altro che lei stessa, anni dopo, avrebbe calpestato. In un istante, viaggiò indietro e avanti nel tempo. Quello era il passato del silo 17, e lei lo stava rivivendo nel suo. Aveva già visto il cupo futuro di Solo e degli altri, e sapeva cosa ne sarebbe stato del suo mondo. Sapeva come sarebbe andata a finire. Sapeva che Lukas era già morto. «Lascia perdere la radio» disse. «Lukas, voglio che lasci perdere la radio e ti chiudi nella dispensa. Cercherò di salvare più gente possibile.» Prese l’altra radio, sintonizzata sul suo silo. «Hank, mi ricevi?»

«Sì…» ansimò lui. «Pronto?»

«Fai scendere tutti nel reparto meccanica. Il più in fretta possibile.»

«Credo che sarebbe meglio salire» rispose Hank. «Stanno andando tutti su.»

«No!» gridò Juliette.

Walker trasalì e fece cadere il microfono dell’altro apparecchio.

«Ascoltami, Hank. Portati dietro tutti quelli che incontri. E scendete quaggiù. Subito!» Teneva la radio con entrambe le mani e si guardava intorno per vedere cos’altro potesse servirle.

«Dobbiamo sigillare il piano?» chiese Courtnee. «Come l’altra volta?» Stava pensando alla placca d’acciaio che avevano saldato sui cancelli durante la rivolta. Le cicatrici di quell’operazione erano ancora visibili, anche se la placca era ormai sparita.

«Non c’è tempo» le rispose. Non aggiunse che forse era inutile. Forse l’aria era già contaminata. Non sapeva quanto durasse il processo. Una parte della sua mente voleva concentrarsi su quello che stava accadendo ai piani più alti, sulle cose e le persone che non poteva salvare. Tutto ciò che poteva servire in un mondo ormai fuori dalla sua portata. «Prendete le cose più importanti e andiamo» ordinò a Walker e Courtnee. «Dobbiamo muoverci. Courtnee, vai dai ragazzi e riportali al loro silo…»

«Ma hai detto… la folla…»

«Non importa. Vai. E porta Walk con te. Fa’ in modo che arrivi allo scavo. Vi raggiungerò lì.»

«Dove stai andando?» le chiese Courtnee.

«A salvare tutti quelli che posso.»

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