Emiliano Antonutti: Asha delle Ombre (Italian Edition) by Il piano dell'Ombra

Emiliano Antonutti: Asha delle Ombre (Italian Edition) by Il piano dell'Ombra

autore:Il piano dell'Ombra [dell'Ombra, Il piano]
La lingua: ita
Format: epub
Amazon: B01M64MZZN
pubblicato: 2016-10-13T22:00:00+00:00


«Buongiorno alla nostra macellaia di fiducia, è pronta la sua colazione madame». Disse Andrew canzonandola amichevolmente.

«Mmm… come servo non sei un granché, avresti dovuto svegliarmi verso mezzogiorno come minimo». Rispose lei continuando quella recita e fingendo un fare infastidito.

«Mi deve perdonare madame, ma temevo che la sua colazione si freddasse». Concluse ridendo.

«Bella preoccupazione, peccato che non ci sia molto di caldo». E tirò fuori la lingua per sbeffeggiarlo.

Finita la colazione, spento ciò che rimaneva del fuoco e rimesse le coperte negli zaini, il gruppo si mise in marcia. Consultarono quindi brevemente una cartina di quelle pianure che Marin aveva recuperato.

«Un giorno mi spiegherai come fai ad essere sempre così preparata». Disse Asha alla sua amica.

«Eh, mia cara, non sono cose che si insegnano, io sono una persona previdente di natura, e dopo che tua nonna ci ha indicata la strada da seguire io ho pensato che sarebbe stato di aiuto un piccolo aiutino»

«Devo ammettere che è stata proprio un’ottima decisione… mia cara».

Camminarono per tutta la mattina, concedendosi solo una breve sosta per rifocillarsi e recuperare le forze, poi continuarono a marciare fino al tramonto. Anche se erano praticamente esausti, in particolar modo Andrew, che aveva passato la notte sveglio, continuarono il cammino per riuscire a fare quanta più strada possibile, soprattutto perché la vegetazione concedeva loro un buon riparo, ma anche per mettere più strada possibile tra loro e ogni possibile inseguitore.

Si fermarono di fronte ad un enorme albero: ad Andrew ricordava un Baobab che aveva visto in qualche documentario, con l’unica differenza che questo era decisamente più grande. Per abbracciare il suo diametro ci sarebbe voluta almeno una decina di persone, mentre le sue fronde si diramavano talmente in alto che il ragazzo non riusciva a vederne la cima.

«Credo che questo sia il posto migliore dove accamparci». Sentenziò Marin, sicura delle sue parole.

«Perché?» Domandò Andrew.

«Beh, quello che vedi è chiamato Radice del mondo, le vecchie leggende narrano che tutti gli spiriti delle foglie, buoni o cattivi, devo obbedire ai suoi comandi, è lui che regola il ciclo naturale della foresta»

«Ah… però, per essere un albero è decisamente importante»

«Mah, sono solo vecchie leggende, o almeno così vengono raccontate. Accampandoci sulla prima sezione di rami saremo al sicuro dalla maggior parte di animali in cerca della cena, inoltre le fronde sono abbastanza folte da poterci camminare o sdraiarcisi senza il timore di volare giù»

«Di questo ti devo dare atto, mia cara Marin». Concluse Andrew sorridendo mentre dava una leggera pacca sulla spalla alla sua amica.

«Avanti, cominciamo a salire, non sarà proprio un gioco da ragazzi». E così dicendo afferrò una delle grosse radici che si tuffavano nel terreno per nutrire quell’immenso albero.

«Mettiamoci vicini al tronco, lì il ramo è più largo e staremo più comodi».

Decisero di sistemarsi su uno dei primi rami. Il muschio presente nella parte superiore della corteccia offriva loro un giaciglio decisamente comodo, inoltre il ramo era già abbastanza in alto da permettere un riposo relativamente tranquillo.

«Devo ammettere che da qui si gode di una bella visuale». Commentò Andrew mentre preparava dei giacigli per la notte.



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