Enigma Galattico by Walter Ernsting

autore:Walter Ernsting
La lingua: ita
Format: epub
editore: D.N. Milano
pubblicato: 1977-05-14T16:00:00+00:00

Il sergente Groll stava accanto a Lossosher davanti all’ingresso del tunnel.

Entrambi avevano trascorso una notte piuttosto agitata nella stretta cabina del caccia spaziale. Il sonno del pilota era stato costantemente interrotto dall’irrequieto scienziato ferroniano che era troppo eccitato per riuscire a dormire. Lossosher continuò a mormorare tra sé e sé, il che faceva ammattire Groll. Malediceva l’ora in cui Rhodan e Derringhouse gli avevano ordinato di far volare lo scienziato attraverso il sistema di Vega.

Finalmente il lontano sole si alzò all’orizzonte ed ebbe inizio il breve giorno della luna 13 B.

Fecero colazione in fretta, poi, pesantemente armati, i due uomini ritornarono al pianoro, sulla scena dell’innaturale incontro della sera precedente.

Giunsero alla piramide. Groll filmò l’iscrizione sul lato della struttura. Poi i due si diressero al vicino tunnel sotterraneo.

Entrambi erano oppressi da un senso di paura mentre sbirciavano nell’interno del corridoio che scendeva gradatamente. Dall’interno non veniva alcuna luce. Il pavimento non presentava giunture ed era fatto di qualche sostanza solidificata. Indubbiamente il tunnel era stato costruito da qualche creatura intelligente.

“Li abbiamo trovati,” sussurrò Lossosher giubilante. “Abbiamo trovato quelli che vivono più a lungo del sole. Li abbiamo vinti nel loro gioco di nascondino. Abbiamo scoperto questo condotto che porta a qualche nascondiglio. Questo deve essere stato costruito da esseri che possono essere morti da molti anni, da secoli o da millenni.”

“D’accordo, ma che facciamo ora?” si preoccupò Groll. “Va giù lei per primo?”

I capelli del Ferroniano si rizzarono. Groll sapeva che questo significava paura e specialmente rifiuto. “Lei è il mio pilota,” disse Lossosher. “Si presume che lei mi debba proteggere. Io sono soltanto un esploratore pacifico. Non so maneggiare le armi. Vuole andare avanti lei?”

Il sergente Groll maledì ancora una volta chi gli aveva affidato questo spiacevole lavoro, ma poi il suo orgoglio ebbe il sopravvento. Dannazione, se questo Ferroniano aveva intenzione poi di affermare di essere stato il responsabile della scoperta del nascondiglio degli ignoti, desiderava essere in grado di insistere che anche lui aveva preso parte alla faccenda.

Accese la lampadina ed entrò per primo nel tunnel. Dovette chinarsi leggermente. Questo era il primo indizio sugli sconosciuti costruttori del tunnel. Dovevano essere più bassi dei terrestri. Circa della misura del tarchiato Ferroniano. Lossosher non avrebbe avuto alcuna difficoltà a camminare lungo questo corridoio dal soffitto basso.

Sembrava che ci fosse qualcosa di sbagliato: l’estraneo della notte precedente era stato decisamente più alto dello stesso Groll. Tuttavia Groll non perse tempo a meditare su questa incongruenza. Si concentrò sul compito immediato che doveva affrontare. Per quel che poteva vedere alla luce della sua potente lampadina, il corridoio sembrava estendersi in profondità senza alcuna indicazione del suo termine. Scendeva con un angolo di circa venti gradi e Groll era lieto delle suole di gomma scanalate che gli permettevano una salda presa sul terreno e non gli permettevano di scivolare o incespicare. Inoltre il tunnel era abbastanza stretto da permettergli di tenersi in equilibrio con le braccia tese ai lati a toccare le pareti.

Lossosher lo seguiva da vicino, guidandosi goffamente lungo le pareti.

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